domenica, gennaio 25, 2004

Qualcuno mi scrive chiedendomi dove ho dormito e quanto ho speso per un weekend a Venezia.
Tasto dolente ...
Dunque...ripartiamo dal principio.....ma questa volta....(finalmente)...per finire!

Tempo di bilanci

(Madonna con bambino, Caterina e Maddalena - Giovanni Bellini (1490) Gallerie dell'Accademia)

In principio si decide di partire in auto. Scopriamo però che i parcheggi veneziani viaggiano a suon di 25 euri al giorno. Decisamente troppi. Treno dunque. Col pendolino sono 84 euro totali. Ancora troppi.
Il treno bestiame , altresì chiamato interregionale, costa invece solo 40 euri a famiglia.
Ci aggiudichiamo quello, che ci salva da sicura rovina.

Ma ad attenderci in pole position alla stazione ferroviaria veneziana è la prima tra i tanti rapinatori che incontreremo in seguito, la 'bigliettara' dei traghetti:
"abbonamento adulto 72 ore EURO 22"
Cristo!!!!!
Buona notizia però: "I bimbi fino a 4 anni", dice la 'sdora', " sono gratis".
Bene, tiro fuori 44 EURI.
Ma la sdora si fa sospettosa e inforca l'occhialino.
Guarda il pupone. E fa gesto negativo col viso.
"E' troppo grande!" "Deve pagare!" .
“Ma come? Ha 4 anni!!! "

"Non importa, è troppo alto".
"Vabbé…..Quanto costa il ridotto?"
"Non esiste ridotto, prezzo pieno anche per lui"
Okok, ho già capito.
Il budget del weekend viene dunque inevitabilmente compromesso fin dal principio dalla 'traghettara'. Ma veniamo al sodo. .......Qualcuno dice che la cultura è per tutti.
Ebbene....diffidate di lui:MENTE SPUDORATAMENTE.
Se a Venezia non vai con le tasche piene…puoi molto velocemente fare marcia indietro e ritornare a casa senza aver visto uno straccio di nulla. Viceversa prepara 15 euri (a cranio) x il musei civici, 10 per Giorgione e le Gallerie dell’accademia. E non dimentichiamo le chiese. 2,5 euro cadauna.
Ma il colpo letale deve ancora giungere. Se vuoi nutrirti devi molto probabilmente chiedere un mutuo in banca. Si perchè a Venezia tutto è pensato a misura di turista danaroso giapponese. Una pizza margherita non costa meno di 7 euro, un piatto di pasta difficilmente meno di 9. E non mi riferisco affatto al ristorante fighetto…ma anche a un semplice e spartano snack bar con tavolini da 50 x 50 cm. Sicché si decide una sera di optare per un ristorante cinese , i cui prezzi sono limpidamente esposti all'esterno e paiono decisamente in linea con quelli bolognesi. Mangiamo senza miseria le svariate portate ordinate certi di non sfondare un conto eccessivo.
Una volta fuori domando ad Alex quanto ha speso.
“…spetta che guardo….65 euro”. 65 euro??????????????????????? a un cinese???”
Il fumo mi esce dal narici, dalle orecchie, dalle corna.... dal piumino puzzolente di fritto.
Prendo bufalescamente la ricevuta in mano.
Ovvio, non sono indicate le singole voci... ma soltanto il totale.
Torno furibonda alla bacheca col menù esposto all'esterno del locale. Grrr.....La somma dei prezzi della porcheria che abbiamo mangiato non supera certamente i 40 euro......
Ma quel nobiluomo di mio marito mi impedisce di rientrare a fare una piazzata!!
Morale: devo non solo constatare, ma pure mandare giù.....che siamo appena stati vittime di una rapina bell'e buona!!!!!!!!!!!!!
E questo è ciò che nuovamente tenta di accadere in altre due occasioni, quando, da sospettosa controllora di scontrini, smaschero commercianti aguzzini che a suon di 50 centesimi in più per ogni conto...spennano i turisti. (...magra soddisfazione ...)

Infine.... sferriamo pure una freccia in favore delle bellezze di Venezia che non hanno mancato ancora una volta di incantarmi e che meriterebbero ben più spazio di queste ultime tre righe striminzite.
Prima fra tutto l’architettura: un tripudio di fantasia, di ricchezza magnificente ostentata armoniosamente in ogni palazzo , anche se nascosto nella calla più sperduta.
Una delle tante sorprese…è la scala del Bovolo, imboscata in un un arzigogolo di calli...che non saprei ritrovare!!!
Splendida. Leggera... di quella leggerezza che a Venezia è raro non riscontrare in ogni luogo.
Poi l’arte… il primo 500’ di Bellini e di Giorgione (il mio dipinto prediletto di quest'ultimo è senza dubbio I tre filosofi, già splendidamente raccontato dal Sig.Mantellini) mi ha letteralmente incantato.
A consuntivo ciò che resta, come di consueto, sono soltanto ricordi positivi.
E il desiderio di ripartire.
Il prossimo inverno…pare giungano dalla Tate Gallery un centinaio di dipinti di Turner. Appuntamento da non mancare.
Dunque....nonostante tutto....arrivederci Venezia!!!!!

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