lunedì, agosto 25, 2003

Premessa:
Folì. Piccolo borgo di provincia in cui vivo.
Trovato per caso nel lontano 1991 quando fuggii dalla città, da una mamma opprimente, dallo smog.
Alla ricerca di quei valori perduti che conservavo nel cuore fin dall'infanzia.

Questo è ciò che ho trovato .


Foly , via delle tragedie umane n° 1
LA CASA DELLA MANTIDE

Il vecchio Sem era uno degli ultimi posteri del comunismo sovietico.
Artista del legno, nel corso degli anni aveva popolato il giardino di falci e martelli lucenti, gialli e rossi, che animavano di colore, anche nei mesi più cupi, l'intero isolato.
Poi una mattina di aprile la morte se lo è portato via.
E restata invece Bianca, ottantenne vedova, sorella di Sem.
Bianca , povera donna afflitta da una malattia alle corde vocali che ha progressivamente ridotto la sua voce a un flebile e roco suono tanto più simile allo starnazzare delle anitre che a un'emissione vocale umana.
Bianca, povera donna che non ha avuto modo di meditare a lungo sulla propria solitudine .
Perchè' ignoranza e necessità l'hanno spinta ad affittare l'appartamento vuoto del fratello a Rosalinda, anacronistica signora 50enne giunta sin qui sotto scorta del sig. Luigi, rappresentante di formaggi. Rosalinda, scappata via dal marito macellaio , uomo semplice ma di buoni sentimenti , votatosi da una vita al sacrificio per contenere le smanie di grandezza della moglie e dei 4 figli. Un poveruomo che si è visto abbandonare dalla moglie invaghitasi follemente del rappresentante di formaggi che settimanalmente riforniva il negozio di famiglia.
Rosalinda, appassionata di telenovelas, aveva coronato i suoi sogni di gloria.
Ma alla faccia di tutti coloro che cercano un figlio per una vita senza riuscire a concepirlo, è rimasta incinta al primo amplesso (o giù di lì..). E altrettanto velocemente è stata abbandonata dall'aitante commerciante di pecorini .
Ora Rosalinda vive nell'appartamento di Sem assieme ai 4 figli , 1 canarino e 1 cane afflitto da sindrome di down, un pastore tedesco che vive in libertà seminando terrore nell'intero isolato.
I vigili urbani sono ormai di casa ma pare non ci sia nulla da fare per redimere la famiglia.
Spesso durante la notte gli abitanti odono grida strazianti, urla lancinanti provenire dalla cucina di quella casa.
Di tanto in tanto scoppiano petardi.
Mentre il cane minaccioso azzanna giorno e notte qualsiasi oggetto animato entri nella sua orbita.
Infine, qualche giorno fa, un ignara automobilista passava, come tutti i giorni, dinanzi alla casa di Sem.
E dalla finestra aperta di Margherita vedeva volare a ripetizione non 1 , ma 2 , ebbene si, due pagnotte di pane intere, che andavano a schiantarsi a terra , sulla strada, schivando di pochi centimetri l'auto della suddetta automobilista che per propria sfortuna, abitando esattamente 100 mt dopo la casa di Sem, è obbligata a passare almeno 2 volte al giorno dinanzi a questo edificio .
Che volete che vi dica.
Il cervello non è in grado sempre di offrire spiegazioni logiche.
L'unica spiegazione che mi viene in mente ...è che il sig.Pecorino Sardo possa essere stato sostituito da un giocherellone Sig. Pane pugliese...
La fantasia insomma..non mi suggerisce di meglio. Si, quell'ignara automobilista ero proprio io.
Ma l'ultimo triste pensiero non deve correre nè a me , nè a Foly....
Ma alla povera signora Bianca.
"Bianca fatti coraggio! tieni duro! Si, lo so che non ricevi piu i soldi dell'affitto, che il cane lupo sventra ogni giorno uno dei tuoi micetti, che i vandali del piano di sopra ti rovinano ogni ben di dio, che la notte non dormi a causa degli inquietanti rumori che sei obbligata a udire....
Non ci pensare Bianca, accontentati e godi di quel poco che ti resta perchè Margherita sarà la tua croce di qui all'eternità , e nessuno ti sarà d’aiuto , nessuno te la toglierà dai piedi...giacchè la sua famiglia ...è più sfigata della tua!!!!

giovedì, agosto 07, 2003

E’ un periodo in cui mi stanno capitando esperienze umanamente interessanti e sulle quali non mi dispiacerebbe raccontare. Purtroppo i fatti le vicende sono così contorte che e per citarle occorrerebbe poter offrire a chi mi legge le dovute premesse . Sostanzialmente dovrei scrivere dei veri e propri ‘papponi’, che con ogni probabilità non interesserebbero a nessuno.
Ma nonostante ciò mi piacerebbe provarci, approfittando anche delle imminenti ferie.
Principalmente perché è sempre più tangibile in me la sensazione che ciascuno di noi, nel proprio microcosmo, viva una sintesi del mondo intero. Inutile insomma lamentarsi del mondo che va male, della disonestà dei politici, del sistema delle tangenti…quando ciascuno di noi, nel proprio piccolo, adotta, o accetta compiacente che altri adottino, i medesimi comportamenti coi colleghi, con la famiglia…e in particolar modo…coi vicini di casa.
Ci avete mai fatto caso? I vicini di casa in fondo… rappresentano la sintesi degli abitanti del mondo intero.
E noi abitanti del mondo siamo nel nostro piccolo un po’ come Berlusconi, Bush, Chiraq, Blair…Viviamo e ci muoviamo tra alleanze strategiche, guerre fredde e calde.
Insomma, non sto dicendo nulla di nuovo quando sostengo che il bene e il male del mondo non lo fanno Bush, Chiraq, Blair….ma noi, piccoli, comuni, stupidi egoisti mortali, nel nostro piccolo, ogni giorno, guerreggiando col nostro dirimpettaio.



Folì, paradiso degli orchi

Vivo a Folì.
E' il mio paradiso degli orchi.
Un graziosissimo borgo sulle colline emiliane.
Poche decine di villette, giardini verdeggianti, cani abbaianti e padroni schizzati.
Il caldo è da tempo giunto anche a Folì.
Lo puoi vedere dalle persiane chiuse, dagli irrigatori impazziti e dalle straripanti piscine di gomma nei giardini.
Questo è tutto ciò che a ciascuno di noi abitanti è dato di vedere.

Niente di più.

Perchè non abbiamo nulla in comune tra noi.
Nemmeno un negozio.
Solo una fermata d'autobus, 2 panchine e una decina di lampioni.

Fortunatamente!

Sogno proibito di ciascuno di noi è vedere un giorno esplodere e scomparire nelle viscere della terra la casa del proprio dirimpettaio, occupanti compresi.
Le cose non sono sempre andate così.
I nuovi arrivati giungono infatti sorridenti e armati di grandi iniziative e buoni sentimenti.
Ma i più se ne vanno indignati e furenti .
Si perché Folì è un borgo dove la pazzia regna.
Regna sovrana.