martedì, dicembre 31, 2002

Buon Anno.
All'umanità intera.

Ne avrà bisogno.







domenica, dicembre 29, 2002

POLLI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Chi come me vive nella psicosi di essere preso per il culo dal sistema adotta tutta una serie di tecniche e sotterfugi per sfuggire , nella quotidianità, ai meccanismi di sopraffazione del potere e del sistema economico. Si cerca quindi di boicottare le tendenze imposte, scegliendo strade d'azione alternative affacendandosi per eludere la pubblicità e tutti i prodotti derivanti da produzioni intensive a favore invece di quelle più in armonia con la natura .
Insomma , andare a fare la spesa al supermercato diventa una filosofia e un impegno 'politico e sociale' importante. Nel momento però in cui decidi di aprire finalmente gli occhi su queste problematiche, si spalanca un universo di incognite e misteri che prima d'ora ignoravi perchè ti affidavi senza esitazione .........all'abbraccio del mulino bianco........ al focolare della barilla e ............all'assistenza corpulenta di mastrolindo.
Ma eccoci di fronte a uno degli argomenti più dibattuti e che sensibilizza più me: LA CARNE.
Quante parole! Quante diffidenze! Quante insinuazioni!
E pensare che nella mia fase spiritualistico-buddista sono addirittura stata vegetariana per 6 anni.
Poi purtroppo (o per fortuna?) sono entrata in fase crepuscolare e ho ricominciato a mangiar carne.
E a cosa sono andata incontro?
Ormoni, geni impazziti, mangimi ossei, antibiotici per la crescita.
Bene dunque. Corazziamoci.
Sabato pomeriggio. Supermercato.
Mi appresto dianzi al banco POLLAME.
Devo scegliere oculatamente un pollo da fare arrosto stasera. Il banco offre:

1.OFFERTA SPECIALE. POLLO A PEZZI . Euro 1,8 al kg.
Nessuna informazione aggiuntiva sulla provenienza, sui mangimi, nulla di nulla di nulla.
2.POLLO BIO- da allevamento estensivo-mangimi vegetali. Euro 13,5 al kg
Nessuna informaziona aggiuntiva sulla provenienza.

AZZZZZ...1,8 Euro....13,5 Euro
TTTroia….per la prima volta emerge nel mio intimo un dubbio amletico:
MA DI CHE CAZZO è FATTO IL POLLO DA 1,8 Euro al kg?????
Se ne sta rinchiuso da quando era uovo a quando è cadavere in una gabbia di 15 cm x 15 cm ???
E con cosa è nutrito?? Con scorie radioattive tossiche? Farinee ossee animali? O granoturco bielorusso?
M A H !!
Ma sopratutto. Qualcuno mi dà forse garanzie che il pollo da 13,5 E al kilo sia veramente ‘SANO ‘??????????????
Lungi dall'avere a disposizione strumenti critici appropriati che mi mettano in condizione di poter fare una scelta ragionata ieri ho scelto il pollo D'ORO.
Con la consapevolezza che negli ultimi 10 anni ho comunque vissuto di derrate alimentari di gomma o al DDT o avariate. Non so. Non mi è dato sapere. Meglio non sapere.
Sarebbe meglio che, invece che blaterare, io potessi ritrovare la spiritualità perduta.
E il vegetarianesimo. Soprattutto.

sabato, dicembre 28, 2002

Soffro a saperti lì.
Dietro a quelle sbarre, nel buio della notte, in un luogo a te sconosciuto.
Tra rumori ostili e grida di dolore...
Ma questa mattina mi hai veramente preoccupata.
Non ti sei avvicinato al tuo piatto.
Ti sei nascosto.
E questo non era decisamente da te.
Tu mangi voracemente e poi come in un rito vieni a cercare le mie carezze….
Per questo ho deciso di accompagnarti da Antonio, il tuo dottore, affrontando quei 40 km che ci separano da lui.
So' che odi la macchina.
Me lo hai fatto capire coi miagolii strazianti che hai urlato per tutto il viaggio.
Ma cerca di capire …
non c’è niente di piu importante di avere un medico di fiducia ...
E per tua fortuna qualche anno fa lo abbiamo trovato in Antonio.
Così a metà pomeriggio siamo approdati nel suo ambulatorio.
E ci siamo trovati dinanzi a quella scena straziante che ora si ripete incessante nella mia mente.
Davanti ai nostri occhi giungevano freneticamente camionette e jeep...
Cacciatori vestiti di verde scendevano e scaricavano cani morenti ...
Provenivano tutti da una battuta di caccia al cinghiale, appena terminata.
Nel giro di pochi minuti sono entrati nell’ambulatorio 11 cani.
Tutti della stessa squadra, tutti col ventre squarciato.
Non ero emotivamente preparata a guardare gli occhi di quelle povere bestie.
Ho scelto di osservare invece gli occhi “accorati”, “dispiaciuti”, “preoccupati” dei loro padroni.
Nessun moralismo, nessun manifesto, NON ORA.
Solo una domanda ridondante nella mente.
E' amore questo?
E' amore quello che anima gli occhi tristi e preoccupati di questi uomini vestiti di verde???????????????????
Guardavo loro e guardavo te.
Guardavo loro e riguardavo te.
E in confronto ai corpi dissanguati delle loro povere bestie tu , grasso, felice, col tuo stupido blocco intestinale parevi un re.
Silenzioso, nella tua gabbietta di vimini incuscinata, superiore a tutti, sereno...
.... stridevi come nota stonata nel frastuono di quei latrati che gelavano il sangue.
Avrei voluto fuggire, portarti via con me.
Ma non ho potuto.
Così me ne sono tornata a casa senza di te, sola.
Spero le grida di dolore siano finite.
Non odiarmi per averti lasciato là...
Io so' che tu hai paura ...
Ma stai tranquillo amore mio.
Io non farò mai a te quello che oggi è stato fatto a loro.
Non sacrificherò mai la tua vita per una caccia all’ultimo sangue,
per appagare quella fame assassina che freme sotto i denti dell’essere "umano".

"Umano"....si fa per dire.

Buonanotte Ciccio.
Io ti sto aspettando..

giovedì, dicembre 26, 2002

LIBERTA’
Il tempo fugge. La vita corre frenetica, a ritmo del timer che porto al polso e che guardo spesso con il cuore in gola , con la paura del ritardo, col terrore che non mi lasci nemmeno il tempo di rendermi conto che esisto. Il tempo mi uccide . Lentamente.
Mi inietta in vena quello che i medici chiamano stress, causa di malesseri psicologici e fisici.
E non sò trovare altre soluzioni se non ridurre al minimo le mie esigenze , liofilizzandole fino al punto di farle svanire.
Ma non ora. Per me ora è il tempo della libertà . Per quell’unica libertà che ancora mi resta.
La libertà nel corpo e nella mente. Rigorosamente tra le mura di casa mia.
Stacco il telefono. Vago nullafacente per casa. Col pigiama da ieri sera. Senza trucco e con la stufa accesa. Con un calzino rosso e uno nero.
Guardo E.T. 3 volte consecutive con Lele e leggo ogni genere di porcheria e mangio cioccolatini.
Sfoglio cataloghi di viaggi. Cerco le ricette per fare il tacchinone ripieno per Capodanno.
Non ricordavo fosse così piacevole concedere tanto a sé stessi.
E’ come se il tempo ora si fosse fermato. E l’orologio è solo un vago ricordo .
Chiuso in un cassetto. Mangio alle 14 e vado a letto alle 22 e mi sveglio alle 6 oppure faccio tutto alla rovescia.
Sono libera tra queste mura. Almeno ora. Almeno qui.

E… SCHIAVITU’
E mentre sono stravaccata sul divano a sfogliare riviste arretrate, mi capita in mano Venerdì di Repubblica e getto gli occhi su di un servizio sullo schiavismo.
In India per debiti di poche rupie ci si tramanda la schiavitù di generazione in generazione.
Se sei uno schiavo, non ti rimane altro piacere se non il trombare la notte tua moglie per poi , inevitabilmente, metterla incinta.
E mentre l'embrione di tuo figlio cresce nel grembo della madre, tu sai già in partenza che lui sarà un individuo votato, come lo sei tu, per l'intera esistenza, a essere schiavo (spaccapietre, contadino , minatore etc) per pagare i tuoi debiti o quelli di tuo padre.
Sì perchè tra le altre cose ovviamente sei un analfabeta e dunque non sei nemmeno capace di contare . DEVI quindi necessariamente fidarti di lui, del Dio padrone, che non salda mai il proprio credito esercitando il proprio potere a tempo indefinito.

Libertà e schiavitù.
Prodotti del capitalismo e delle multinazionali??
O forse prodotto dei milioni di egoismi individuali di tutti coloro che, chiusa baracca e burattini coi doveri, chiuso l'orologio nel cassetto,... si rifugiano nei focolari delle proprie case per godere del proprio benessere ignorando tutto ciò che vive, o muore, al di fuori della porta di casa?????????????

Devo essere sincera.
Non mi sento colpevole. Ma complice sì.

martedì, dicembre 24, 2002

BUON NATALE


UN SENTITO AUGURIO DI FELICE NATALE A TUTTI I CREDENTI













..MA UN PENSIERO ANCHE PER I MISCREDENTI














SPERANDO CHE QUALUNQUE SIA IL VOSTRO DIO ...FACCIA PIOVERE DAL CIELO TANTI DONI













E POSSA FARVI SEDERE A FIANCO DELLE PERSONE AMATE DAVANTI A UNA TAVOLA IMBANDITA PIENA DI LECCORNIE












AUGURANDOMI CHE QUELLO STESSO , BUONO, MAGNANIMO E SOPRATTUTTO EQUO DIO......POSSA RICORDARE CHE NON ESISTONO BAMBINI DI SERIE 'A' E BAMBINI DI SERIE 'B'.









BUON NATALE A TUTTI QUELLI CHE PRIMA, O DOPO, O MAI SONO CAPITATI QUI...MA CHE STRINGO IN UN UNICO GRANDE ABBRACCIO.
In particolare ....Buon Natale a Michele Marziani, Michele Isman, Michele Milani, Aruotalibera, Ira, Manu, Mimmina, Tulipano, 5am, Kiaro, MenteLunatica, Indue, Ombra, Nessuno, Heartland, Strelnik, Nessuno, Cat, Lo, Giovanni, Frammento, Lakes, Mina, Mu, Cesare, Capitan Nemo, Ru', Marmaid, KerbylazyCorner, Sigfrido, Samuele, MarieMarion, Matteo34bo, Enrico, e a tutti quelli di cui in questo momento non mi viene in mente il nome .







domenica, dicembre 22, 2002

Il piacere del riciclaggio

Ho un pò la mania di pensare che un dono sia un messaggio di amore, di affetto e che questo messaggio si possa dare non attraverso il valore economico, ma attraverso il valore interiore dell'oggetto , attraverso una scelta pensata e accurata dello stesso , o grazie alla creatività impiegata per costruirlo con le proprie mani.
Naturalmente non c'è regalo che io possa gradire più di un oggetto creato col cuore e con le mani di una persona. Ma da chi non fosse dotato di creatività mi basterebbe ricevere un libro da 5 Euro scelto tra i classici in edicola, o un 1 cd masterizzato ...ma sempre e comunque SCELTO accuratamente con amore e soprattutto con PENSIERO per me, per come sono, per chi sono, per come penso e per quelli che sono i miei gusti.
Perchè questo dovrebbe essere il dono: un messaggio di sentimenti. Un messaggio di amore.
Ma non è sempre così. ANZI NON LO E' QUASI MAI!!!
Spesso il dono è solo un dovere. Un obbligo a una certa data. Un impegno noioso e indesiderato che ruba soldi e tempo prezioso ad attività molto più interessanti.
Così la gente arriva in prossimità del Natale trafelata impegnata e con la testa altrove, compra in stock ogni genere di cianfrusaglia (o ricicla le patacche ricevute l'anno precedente??) e le appioppa in ordine sparso a parenti e amici.
Se solo avessi il fegato per riciclarle a mia volta risparmiandomi un po’ di soldi!!!!!!!!!!!!
Ma essendo certa del fatto che il gusto è del tutto personale e dunque potrebbe esistere qualche persona interessata a uno di questi oggetti ...Ho deciso questa mattina di fotografare 4 dei gift best sellers in mio possesso per METTERLI ALL'ASTA QUI, certa che possano riscontrare un successo maggiore di quello che potrebbero avere nella calca e nella concorrenza di Qxl.

ASTA BLOG
Cliccare sopra le immagini per evidenziarne i dettagli


Posacenere rosa , formato big size (27 cm di diametro)
Adatto per famiglia di fumatori molto numerosa .
In prezioso vetro sabbiato rosa.
si sposerebbe molto facilmente con un arredo-sala di colori confetto.
Da notare il punto d’appoggio per la sigaretta accesa di forme sensuali viola.







Angelo di resina completamente dipinto a mano. Da notare tutti i particolari in color oro. Corredato di certificato di garanzia che ne attesta l’autenticità (??). E’ alto circa 30 cm. Starebbe molto bene sopra al televisore. Ma considerando il peso potrebbe anche essere usato come fermaporte. Purtroppo non va d’accordo con gli altri angeli della mia collezione e dunque devo necessariamente liberarmene.




Borsa in rafia completamente fatta a mano, probabilmente tramite sfruttamenti dei bambini indonesiani.
I colori accesi della rafia la rendono indicata a donne che amano distinguersi con particolari eccentrici e di sicuro effetto.




Coppia di gnomi da giardino di cui vi mostro solo il primo perchè il secondo è completamente scandaloso.
Sono interamente dipinti a mano e dentro al cesto che portano sul groppone ci sono ritagli di antiche stoffe pregiate.
Ora stanno in soffitta perché ho paura che portino sfiga ed è questo il motivo per cui sto cercando di liberarmene.

Il prezzo d'asta di partenza degli oggetti proposti è di Euro 1 cadauno .


Potrete togliermi di torno queste schifezze.
Ma (purtroppo) non riuscirete a togliermi i dubbi inquietanti che nel periodo natalizio mi assalgono.
Primo tra tutti: DA QUALI SENTIMENTI è ISPIRATA LA GENTE QUANDO MI COMPRA UN REGALO????
Le inevitabili conseguenze della ‘performance’ teatrale di mio marito (vedi subito qui sotto)

Venerdi 20/12-Cena aziendale di Alex, 200 persone (di cui lui conosce solo una cinquantina di persone,gli impiegati , non gli operai).
Tizio: "Ueeee’ (pacca sulla spalla)…grande MAIALE!!!"
Cazio: "Complimenti ..lavori negli uffici vero...come ti chiami pure? ..Sei stato davvero un gran MAIALE!"
Sempronio: "Stupendo MAIALE..ci hai fatti divertire come matti!!!!!"

Sabato 21/12- Alex a fare la spesa in centro al paesino in cui ha sede la scuola materna di Lele.
Gruppetto di sdore (signore) davanti al fruttivendolo : "Ueeee guardate c’è il MAIALE!!!"
Un tizio: "Ehi ciao…ti ho visto alla recita…sei stato davvero un bravo MAIALE!!"

Oggi Alex non aveva voglia di uscire…
Forse comincia a temere la popolarità...
A questo punto mancano solo gli echi di “hrof hrof” al nostro passaggio e poi la saga è al completo.

venerdì, dicembre 20, 2002

FESTA DI NATALE

Ore 13.30.
Ho appena chiesto un permesso e sono uscita dal lavoro.
Sono decisamente emozionata.
Le mie colleghe mi hanno appena detto accorate…’prepara il fazzoletto che piangerai’.
Non avevo previsto questa eventualità ma mi attrezzo con un bel po’ di kleenex nella borsa.
Alex già mi aspetta a casa. All’alba ho preparato il borsone fotografico: 2 rullini fotografici, 1macchina reflex con 3 obbiettivi e 1 flash, 1 telecamera e 1 macchina fotografica digitale , 4 pile nuove (la digitale se le fagocita a ritmo esponenziale).
Ok si parte.
Auto n° 1 Io e Alex.Auto n°2 nonna 1 e nonno 1. Auto n°3 nonno 2.
Destinazione: FESTA DI NATALE DEI BIMBI DELLA SCUOLA MATERNA, nel nostro caso specifico: FESTA del nostro LELE.
Non lo nego:le mie aspettative sono esagerate.
Una mia collega dice che la sua bambina , alla sua festa scolastica , reciterà, canterà, mimerà, presenterà….
E insomma parto prevenuta e con grandi sogni di gloria. Sono certa che Lele non sarà da meno.
Giungiamo al teatrino con 30 minuti di anticipo per impossessarci della prima fila. Non ci riusciremo e ci accontenteremo della seconda .
Arriva la presentatrice che esordisce facendo immediatamente crollare ogni mio castello in aria.
“E’ IN ARRIVO IL PAGLIACCIO GIACOMINO CHE VI ALLIETERA’ PER CIRCA 1 ORA E 30 MINUTI”
ARGHH!!!!! ORRRRORE...
Io odio i circhi. Odio i pagliacci. Ma devo arrendermi . Lele si gira in continuazione a guardarmi sorridente e melenso e non posso fuggire!!!
Si alza il sipario.
A caratteri cubitali i 2 numeri di cellulare di Giacomino in veste autopubblicizzante dipinti con vernice a mano su uno scatolone di cartone.
Ma ecco che inizia lo spettacolo
Giacomino studia subito gli spettatori alla ricerca di collaboratori.
Io fingo un improvviso malessere e mi piego fino a sfiorare il pavimento per sparire dalla visuale.
Giacomino studia studia e studia ancora il pubblico a caccia del PIRLA di turno.
E ne trova ben 7.
7 coglioni che dovranno FAR RIDERE (al posto di Giacomino ovviamente che più che ridere fa piangere come del resto tutti i pagliacci) cantando la canzone:
NELLA VECCHIA FATTORIA.
ANZI.
Ciascun pirla dovrà impersonificare un animale che verrà assegnato dallo stesso Giacomino, impietoso selezionatore, giudice e pure improvvisato direttore d’orchestra.
Il pirla n° 1 è proprio MIO PADRE . Cristo. E deve fare il CANE. Giacomino gli chiede di abbaiare.
Mio padre: "BAU BAU" . Giacomino oltre a non saper fare il proprio mestiere si incazza pure “ Non ti ho chiesto di fare il cane da fumetto ma il cane da guardia!” e mio padre allora comincia a impegnarsi davvero, entra nella parte , sgrana gli occhi e intona il ringhio feroce di un pastore tedesco.
Ecco perfetto, viene approvato dall'esigentissimo Gelsomino. No scusate, Giacomino.
Il pirla n° 3 si chiama Claudia ed è una mia amica. Dovrà fare la pecora. Ma è talmente agitata dalla parte assegnatale che ride, ride ,ride , si schiena dalle risate che non riesce proprio a belare. Giacomino dunque la punisce. DOVRA' GIRARSI DI SCHIENA. E canterà dunque ‘in castigo’.
Ma guarda un po chi si vede. Il pirla n° 5 è proprio mio marito. Alex.
Giacomino: "Che animale mai potrà essere questo individuo??"
IL MAIALE. Che altro.

CRISTO.
La cosa rasenta l’incredibile. A raccontarla non ci si crede.

GIACOMINO NEL BUIO DELLA SALA TRA LE 150 PERSONE PRESENTI è RIUSCITO A TROVARE UN CANE E UN MAIALE IN CASA MIA .
Beh mettiamoci pure l’amica CAPRA e siamo a posto. Inquietante.
Non mi resta che prendere in mano la mia macchinetta digitale visto che i miei cameramen han cambiato lavoro e son diventati attori.



Inizia la canzone. Giacomino incita gli animali, rimprovera alla gatta che ‘pare una gatta in calore’ , mentre la pecora continua a ridere e non bela mai, la mucca simula muggiti con eco e con tanto di simulazione mimica di mammelle gonfie di latte (sempre su richiesta di Giacomino). Ma ecco che tocca ad Alex.
Alex mima perfettamente :
-la faccia
-l’espressione
-le zampe di un maiale
MA NON RIESCE A FAR USCIRE ALCUN SUONO DALLA BOCCA. (è timido?)
Un maiale muto insomma.
Ma Giacomino si limita a urlare ‘Ma tu stai facendo il cinghiale..io voglio un maiale!!!’
Insomma finisce questa trashparade dedicata al wwf e Giacomino incita INFINE il pubblico a VOTARE con applausi e grida un vincitore.

Giacomino:"Applausi per il cane??":
SILENZIO DI TOMBA.
Mio padre mi guarda chiedendo telepaticamente aiuto.
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
Inizio a battere le mani e a urlare UEEEEEUEEEEEEEEE simulando grida da stadio. Si ode solo la mia voce.
Raccolgo qualche applauso solidale ma niente di piu.
Il cane viene dunque cacciato malo modo da Giacomino che lo liquida con uno scenografico calcio nel culo affinchè se ne vada velocemente dal palco.
E prosegue con la stessa manesca tecnica fino ad arrivare al turno di Alex.

Giacomino : "Applausi per il maiale??"
SILENZIO DI TOMBA.
Alex mi guarda dicendomi telepaticamente COSACAZZOSTOFACENDOQUISEDUTO?!?!?!!?!?!?
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
inizio a battere le mani e a urlare UEEEEUEEEEEUEUEE simulando di nuovo grida da stadio.
Nessun applauso stavolta
.
Vince la TACCHINA infatti.




Coda tra le gambe , calci e lividi nel culo, il mio CANE e il mio MAIALE se ne tornano al loro posto .

Perché finalmente è l’ora dei bambini.
Entrano i 60 bimbi tutti vestiti da angioletti. Pare ci debbano cantare 3 canzoni, 1 per ogni classe. Wow, finalmente anche io potrò consolarmi col mio 'bambino prodigio".
Partono le basi cantate dallo zecchino d’oro.
Tocca alla classe C: 5 bambini su 20 cantano, gli altri ridono o piangono .
Tocca alla classe B, quella di Lele. Canta un solo bambino a voce bassa e per fortuna c’è la base musicale cantata dallo zecchino d’oro a fare folklore.
Lele manco si accorge di essere al centro dell’attenzione. E’ troppo impegnato a picchiare la Lucrezia, bellissima bambina trecciuta che sta al suo fianco. E la mena di santa ragione. Entra in scena pure Federico che prende le difese di Lucrezia e la salva dal possibile infanticidio. Interviene quindi una maestra per dividerli mentre, tutti composti, gli altri 17 bambini fingono di cantare.
Ma nel frattempo è già finita la canzone.
Tocca ai bambini della classe A, quelli piu piccoli. Non canta proprio nessuno. Anzi si mettono a girare per il palco a gattoni e a tirare pugni a destra e a manca mentre il disco dello zecchino d'oro assume le loro veci.
Finisce dunque il fallimentare esperimento canoro.

MA ATTENZIONE! E’ IN ARRIVO BABBO NATALE CON I DONI PER OGNI BAMBINO!!!
Viene data una lista scritta al computer con i nomi dei bimbi che Babbo Natale dovrà chiamare , 1 alla volta , per consegnare il regalo.
Ma c’è qualche problema.
Babbo Natale legge 2 nomi si e 1 no. Diciamoci pure la verità. BABBO NATALE è ANALFABETA.
Ha bisogno di un’assistente che lo aiuti a leggere quei caratteri cubitali che dalla seconda fila del pubblico riesco a leggere pure io che sono cieca come una talpa.



Sono le 17 e la festa è finita.

Me ne torno -finalmente- a casa con tutte le certezze che ho acquisito in questa illuminante giornata.
Ora infatti sò che:

-Lele non sarà mai un attore, nè un poeta, nè un cantante.
-Lele ha ottime probabilità di divenire un lottatore di sumo
-Mio padre se si stufa di fare il giardiniere a casa mia potrebbe divenire un ottimo CANE da guardia
-Alex se si impegnasse ad alzare il volume della sua voce sarebbe un perfetto MAIALE.

Cala il sipario su questa pietosa giornata .
Ci si rivede tra un anno.
F O R S E.

martedì, dicembre 17, 2002

BAMBOLA DAI CAPELLI LUNGHI

Da bambina sognavo di fare o la cantante o la parrucchiera. Questi erano i mestieri che tutte le bambine sognavano di fare allora. Ora i tempi sono cambiati, e le bambine sognano tutte di diventare fotomodelle . Ma a quei tempi le cose erano diverse. Le aspirazioni erano molto più terra terra. Io avevo 7 anni e non avevo MAI avuto una bambola . I miei genitori erano operai, grandi risparmiatori e i miei giocattoli erano , di norma, cose di seconda mano passatemi dai cugini. Fu per questo motivo che chiesi a Babbo Natale di portarmi una bambola. Sognavo di poterla pettinare, di poterle lavare i capelli, di metterle i bigodini e farle la messa in piega che ogni domenica mamma si faceva da sola in casa con il casco di seconda mano (un tabernacolo di spropositate dimensioni che occupava metà della sua camera da letto)
Mi svegliai all’alba della mattina di natale del 1977.. emozionata e agitata. In salotto l’albero di natale , sempre di seconda mano, coi rami bianchi e ornato di soli nastri fucsia -un vero orrore- mi aspettava. Ai suoi piedi una grande scatola. "Marianna" , nome di battesimo coniato per LEI, mi aspettava. Il phon, i bigodini e il pettine erano già pronti sul comodino. Si, stava per materializzarsi il sogno della mia vita: una bambola splendida , dai capelli biondi lunghi e lucenti........
Ma quale orrore …strappare con foga la carta da regalo per trovarsi davanti quella faccia oscena ornata di 4 peli neri che pareva un trans.
Il Mio Babbo Natale infatti , sempre attento a salvaguardare l’economia di casa, era riuscito a scovare da qualche parte l’unica bambola al mondo con capelli neri , radi, corti e ricci : praticamente impettinabili.
Piansi come non avevo mai pianto prima.Il più triste natale della mia vita. Esperienza che segnò indelebilmente la mia vita.

Non diventai mai una parrucchiera.

lunedì, dicembre 16, 2002

Il pianista di Roman Polanski
Una storia vera. In un film di poche parole e di tante immagini.
Vissute, toccate dal protagonista, Wladyslaw Szpilmanm musicista ebreo polacco, che nell'arco di 6 anni si trova a sprofondare da una vita piccolo borghese a una vita di orrori, di fuga,di paura, di lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Non c'è alcun pietismo nella narrazione, non c'è giudizio verso le barbarie naziste.
Solo pura narrazione degli orrori quotidiani della guerra sulla pelle di Szpilman, attraverso lo srotolarsi delle immagini dinanzi i suoi occhi, attraverso un viaggio introspettivo nelle emozioni, nelle paure , nelle sofferenze di un uomo che vede ogni genere di orrore umano perpetrarsi senza pietà, su uomini, donne e bambini. Un uomo tenuto in vita solo dal ricordo di quella musica che non può suonare .
Szpilman , protetto dalla resistenza e nascosto in un appartamento , vive con la sola compagnia di un pianoforte. Che può suonare solo col pensiero, con l'immaginazione, muovendo le dita nell'aria e ascoltando la melodia nella mente.
Solo quando un ufficiale nazista lo scoprirà e gli chiederà di suonare, finalmente Szpilman poserà dopo anni le sue mani sul pianoforte. Ed è struggente ascoltare finalmente le note di Chopin che si slegano ,dapprima lentamente, nelle mani ormai arrugginite del pianista ormai ridotto a sole ossa dalla fame, per poi correre sempre piu freneticamente conducendoti nel vortice di sentimenti di Szpilman , che trasforma in musica tutta la sua rabbia, dolore e impotenza dinanzi all'atroce scempio di dignità umana che nessuno avrebbe mai immaginato di dover assistere.
Szpilman si salverà , protetto dal silenzio dell’ufficiale nazista. Che invece morirà qualche anno dopo in un campo di prigionia russo. Perchè gli orrori non hanno mai fine , nè da una parte nè dall'altra.
Sarebbe in un certo senso consolatorio uscire dalla sala cinematografica tirando un sospiro di sollievo, commentando a voce alta
:" fiuui...per fortuna che è tutto finito, che abbiamo superato quell'era buia di sentimenti " .
No. Non c'è questa magra consolazione.
Gli orrori, gli stermini si spostano sulla faccia della terra, seguendo tracciati casuali o non che, a turno, percorrono ogni continente della terra.
…Germania, Polonia,Croazia, Congo,Cambogia, Croazia,Palestina,Afghanistan,Vietnam,Iraq….






....domani dove ?

domenica, dicembre 15, 2002

ALBERO DI NATALE
Ore 5.35
Lele:Mamma ti svegli!!! Facciamo l'albelooooooooo!!! ME lo avevi plomesso!!!!!!!!!!!!!!!!
Io: grunf hrr gnne...ti prego fammi dormire un altro poooo
Lele inizia a piangere. Solito risveglio traumatico. In casa non comando più io. Le redini sono da 3 anni passate in mano al nuovo despota, Herr Lele. Un pò troppo fascista per i miei gusti. Ok vince lui. Come sempre. Vado nel sottotetto. Cazzo sono le 5.55 del mattino. E' un freddo bestio là sotto. Ok tiro fuori tutto l'ambaradan natalizio. Lele fa la spola dal sottotetto al salotto . Fa ridere ...quei pacchi che trasporta sono più grandi di lui e davvero....da solo non ce la può fare ! Ci manca solo che mi caschi dalle scale e siamo a posto. Ok si parte. Cominciamo a montare i rami, dai più grandi in basso ai più piccoli in alto. Lele ovviamente me li passa al contrario. Ma è così dolce fare l'albero con lui...Mettiamo su le luci. Poi le palline. E infine le palline dorate di cioccolata che ha portato il nonno ieri sera. Albero completato.Tutto rosso e dorato. Perfetto.
Ore 12.30.
Arriva Alex ."Toh mi pare un pò vuoto l'albero quest'anno!!". Cavoli ...anche a me pare un pò più vuoto....ma che è successo????????????
L-E P-A-L-L-I-N-E D-I C-I-O-C-C-O-L-A-T-A !!!?!?!?!?!?!!?!?!?!?!?!?!!?!?!
SCOMPARSE.
Leeeleeeeeeeeeeeeeeeeee dove seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????????????????????????????????????
Lele: ..q.q.u.i...mmmammmina...non ti allabbialedai...
Come posso arrabbiarmi. Sto bimbetto è uguale sputato a me. Fa le stesse cose che faccio io.
Compro tavolette di cioccolata da 1 etto e le faccio fuori in 5 minuti.
Di nascosto mangio pure la cioccolata che regalano a lui i nonni....
Sono tentata dal fargli una solenne cazziata...ma no, non posso decisamente essere un bravo genitore predicando bene e razzolando male.

E una volta tanto scelgo di stare zitta.

venerdì, dicembre 13, 2002

Oggi il mio ufficio pareva un OSPEDALE. L'aldirivieni è stato pressochè continuo. Argomento del giorno:
LA CENA DI NATALE
COLLEGA N°1- Allora che si fa per natale, organizziam qualcosa?
COLLEGA N°2- Okok io sono libero però SOLO lunedì e mercoledì.
COLLEGA N°3- Si basta che lo organizzate di venerdì cosi si dorme il giorno dopo
COLLEGA N°4- Basta che si vada a mangiare dalla Maria perchè è a 2 min e mezzo da casa mia.
COLLEGA N°5- io non vengo perchè ho cose piu importanti da fare (ma dirò a tutti che vengo e mancherò all'ultimo momento)
COLLEGA N°6- No no io non vengo. Se facciamo una cosa tra di NOI SOLE va bene, sennò a me X e Y mi stan sul cazzo e mi rovinerei la serata
COLLEGA N°7- NON CI PENSO NEANCHE MINIMAMENTE A VENIRE.
COLLEGA N°3- Bisogna che troviamo un modo per fare la cena di nascosto da w E j
COLLEGA N°6- Allora fate come volete, organizzate poi io alla fine decido se venire o no.
IO: MI AVETE ROTTO tutti IL CAZZO. ORGANIZZATEVELA VOI LA CENA.
COLLEGA N°10: ma noo..ma come...ANCHE TU TI CI METTI A ROMPERE LE PALLE??????

Neanche a studiarci sopra mezza giornata riuscirei a trovare una formula magica per mettere assieme questi individui.
Oggi il mio ufficio pareva davvero un OSPEDALE.
PSICHIATRICO.

giovedì, dicembre 12, 2002

CiccioCiccio con patate
Cicciociccio è il mio gatto. Gatto anomalo, come il resto della famiglia . Inutile insegnargli a indossare il ruolo da gatto. PERCHE TANTO LUI CREDE DI ESSERE UN UOMO! Pertanto non si siede come un gatto . No! Lui si mette seduto proprio come ci sediamo noi, con le zampe posteriori in avanti (vedi foto). Lo fa addirittura quando sto sul computer. Si siede sopra di me e appoggia le zampette anteriori sulla scrivania mentre io scrivo.
Perchè si chiama CiccioCiccio? Semplice. Perchè è grassissimo. Non bastava "Ciccio"?? No. CiccioCiccio , per ribadire il concetto.L'unico gatto che è riuscito a mangiarmi mezza crostata di albicocche lasciata inavvertitamente sul tavolo e uno sformato di spinaci intero. Spesso in casa scherzando ci chiediamo quando sarà pronto per essere infilato in forno. E Lele, che adora cucinare e dice che da grande farà il 'Coco', ieri sera ha dettato ad Alex (anche istigato da quest'ultimo, lo ammetto) la seguente ricetta:
CiccioCiccio con patate
Ingledienti: un gatto glasso pachidelma balenottelo-6 patate-3 polli-un pò di pane-sale -olio -aceto-il peppeloncino no pelchè piccica-losmalino-fioli di giucca-uova

Plendele il gatto, metterlo sul fuoco pel togliele i peli che poi li togliamo. Mettele il sale sopla ciccio e losolarlo in padella. Se miagola bisogna dirgli che deve stale zitto se no lo facciamo allosto (arrosto). Coplile in gatto col copelchio , aggiungele il vino e i polli tlitati. Ma bisogna stale attenti che Ciccio non mangi i polli se no si fa senza Pelò dopo possiamo mangiale la pancia di Ciccio e tilale fuoli i polli senza peli.

Poi ci si stupisce quando si legge sul giornale che hanno trovato un gatto in lavatrice...
Pettegolezzi??? Personalmente penso che possano fare molto male. Quello che vi racconto è accaduto a me.

DRIIN. DRIIN.
"Pronto?Dovete sapere che Aglaja si scopa mio marito, ho 2 figli e lei è una puttana rovinafamiglie!!

1992. Mi sono trasferita da pochi mesi in provincia. Ho da poco cominciato il nuovo lavoro.
Non senza difficoltà: la provincia oltre che retrograda è pure spietata verso tutto ciò che le è estraneo .
Perchè non accoglie. Respinge. Non conosco nessuno al lavoro. E non conosco 'NESSUNO' al di fuori . Le amiche che frequento sono tutte di Bologna, e sono sempre le stesse. Poche ma buone. L'unica persona con cui stringo un rapporto di amicizia è un collega, debole e triste, che soffre per la solitudine e le disgrazie che sono cadute sulla sua famiglia. Come una chioccia io lo accolgo sotto la mia ala protettrice. Lo invito a uscire con la mia compagnia in città, cosicchè lui possa conoscere persone nuove. Lui si innamora di S. non corrisposto. Poi si innamora di L. non corrisposto. E infine, in ultimis si innamora di me, ovviamente, non corrisposto. Ma , fortuna delle fortune, in concomitanza si innamora di lui una ragazza molto carina che lavora nel nostro stesso posto di lavoro. Lui ci si fidanza. Ma (sfortuna!) continua a pensare a me. E ovviamente la sua nuova fidanzata comincia a odiarmi. Passa poco tempo e in azienda cominciano ad arrivare numerose telefonate anonime di una 'misteriosa' donna alla quale io stò, pare, portando via il marito. Ovviamente questa donna non vuole parlare con me, ma SOLO con le mie colleghe o con i capi per raccontare quanto io sia zoccola. Dulcis in fundo arriva personalmente il fioraio in azienda con un mazzo di fiori accompagnati da una lettera con su scritto:
" Ciao bella culona ...piaciuto lo scherzo? E questo è niente..il resto lo vedraii!!!".
Frase molto inverosimile e idiota per chi vuole far credere in un reale adulterio. Ma la gente vede i fatti, giudica i fatti. Non si mette a fare l'analisi logica di una frase che stona con il contesto generale.E io ero poco piu di una bambina . Ci tenevo davvero tanto alla mia reputazione. Ricordo solo che io piansi e piansi davvero tanto.......
Che cazzo di reputazione mi stavo facendo in un posto di lavoro nuovo dove nessuno mi conosceva ?!?!?!?!??!??
Ruppi i rapporti col mio amico/collega (anche se sono fermamente convinta che lui personalmente non centri proprio nulla nella storia ) . Probabilmente mi creai la fama di zoccola. Seppi poi dalla mia capa che era anche stata trovata una lettera , messa a mano, dentro alla mia azienda, lettera in cui le si chiedeva 'di licenziarmi perchè ero una poco di buono". Ah..bene, stupendo.....
Fortunatamente poi il tempo cancella le cose e i ricordi. Lavori, ed è il tuo operato che parla di te.O chissà che altro.
Ma non dimentichiamo un particolare. Che io non sono solo una macchina da lavoro.
Sono prima di tutto un essere umano.
Mi chiedo se qualcuno sappia cosa sia la mia anima , il mio essere, il mio cuore.
Che ne è della nostra vera identità?
Un segreto celato dietro alle mura di casa?
E per gli altri?
Una pietosa immagine pronunciata, bistrattata e calpestata dalla lingua tagliente di turno.


lunedì, dicembre 09, 2002


Hollywood Ending
Finale hollywoodiano o Fine di hollywood??

Beh effettivamente il quesito si pone guardando l'ultimo film di Woody Allen. Film che è a tratti letteralmente E-S-I-L-A-R-A-N-T-E. La vicenda di un regista che diventa temporaneamente cieco e prosegue con una discreta nonchalance e all'insaputa di tutti a girare il suo film . Ieri sera ero letteralmente stesa dalle risate sulla poltrona e come me altri spettatori. Altri invece parevano inghiottiti da un silenzio di tomba, perennemente girati nell'oscurità e impegnati in un susseguirsi continuo di : 'SHHHHHHHH !silenzio! shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!' . La coppia di sessantenni seduta al mio fianco ha addirittura cambiato posto ,infastidita , evidentemente, dalle mie rumorose risate... Mi spiace..ma io proprio non sono capace di restare seria davanti ad Allen. E poi cazzo vuole la gente da me...avevo bisogno di sorridere e ho riso.
Chi si vuole deprimere può sempre restare a casa a vedere la MariaDeFilippi che ogni domenica sera regala lacrime e depressioni in abbondanza con il suo fantastico show...
Ma per favore, almeno al cinema, lasciatemi ancora la libertà di divertirmi.

domenica, dicembre 08, 2002

Tutto il giorno in casa a smaltire gli ultimi residui influenzali.
E a fare quelle cose che non si ha mai tempo di fare.
Archiviare, riordinare, catalogare.....
2 ore su una scatola di latta piena di vecchie foto dimenticate.
Per ritrovare questa.
Ho preso il microfono.
E ho cominciato a cantare.



All by myself.
When i was young..i never needed anyone
And makin'love was just for fun..Those days are gone...
Livin'alone..i think of all the friends i've known
But when i dial the telephone..nobody's home..
All by myself...don't wanna be..all by myself anymore..
................................................................

Da sola.
Con gli occhi lucidi.

venerdì, dicembre 06, 2002

Mezz’ora fa mi sono svegliata. Con la panza in stato di fermentazione cronica.
E il mio pensiero astioso correva a Charlie, il mio dottore. E’ un professionista d'eccezione ma è anche uno dei più grandi marpioni che io abbia mai conosciuto. 10 anni fa quando venne per la prima volta a casa mia per un’influenza… era eccessivamente e ossessivamente interessato alle cose che facevo, ai miei hobby… agli album di foto dei miei viaggi…e 1 ora dopo essersene andato addirittura mi telefonò per chiedermi se aveva dimenticato a casa mia la sua sciarpa. Alla mia risposta negativa sospirò un “Peccato…sarei tornato volentieri a vedere le tue foto….e a fare due chiacchiere con te…..”
Ma i tempi sono cambiati. Lui non ha più 35 anni e io non ne ho piu 23. L'era dei marpionamenti tattici è terminata.
Questo è ciò che resta di quei tempi:
C: "Puoi scostare il reggiseno che ti sento i bronchi?"
Io: “Ehi Charlie…ti ho detto che ho mal di pancia NON di gola..”
C: “Ah..scusa, ma se vuoi controlliamo lo stesso”…
Così gli anni che passano riducono gli uomini. Distratti. Poco poetici. Molto pratici.
Per questo ora mi viene in mente Charlie. Mi chiedo che cazzo di supposte mi avrà mai prescritto …Invece che stare meglio ...mi pare d’avere un incontro di kickboxing nella panza da due ore a questa parte!
Vorrei coricarmi supina sul mio letto... Ma senza ombra di dubbio ho più probabilità di dormire qualche ora se mi siedo direttamente sul water e ci rimango.


mercoledì, dicembre 04, 2002

Oggi ho bisogno d'amore. Non capita spesso. So' volermi bene da sola.
Ma oggi avevo bisogno di essere abbracciata.
Solo che non c'era nessuno in casa. Nemmeno mamma. E allora mi veniva da piangere. Dormivo e piangevo.
Sarà la febbre . Nemmeno i 3 efferalgan C che mi ha prescritto il dottore fanno effetto.
Mi pare di avere le ossa di un vecchio di 80 anni. Ma è soprattutto la testa che sento scoppiare. Se cammino inizia a tampinarmi e mi sembra di impazzire. E allora metto la testa sotto il cuscino, mi pigio i palmi delle mani sulle tempie e piango.
Lo so che non frega un cazzo a nessuno della mia stupida banale influenza.
Ma oggi mi sentivo sola. E avrei aperto la porta a chiunque. Una persona qualunque sarebbe bastata.... Avevo solo bisogno di qualcuno che mi abbracciasse in silenzio.

E invece ero sola coi miei torbidi pensieri e il termometro incandescente.

lunedì, dicembre 02, 2002

BarbierA domenicale

Alex è uno dei rari uomini che , invece di doversi porre il problema della caduta dei capelli, si pone ogni giorno quello di come tenere a bada l'irrefrenabile e indomabile crescita degli stessi, che si sviluppano verticalmente infrangendo ogni legge di gravità. Insomma, potrebbero arrivare a 10 cm e continuerebbero imperterriti il loro viaggio verso il cielo. Per questo motivo, in passato, si poneva il problema di andare dal barbiere ogni 20 giorni e, per lo stesso motivo, Alex rappresentava piu di tutti UNA TASSA FISSA FAMILIARE da inserire nel bilancio annuale alla stessa stregua dell’ici . Fu così che ,quando ci imbattemmo in un'offerta speciale , comprammo per la modica cifra di 27.000lire un rasoio elettrico. Tanto...ormai mi ero fatta una sufficiente gavetta radendo tutte le estati Camilla, una delle mie cagnolone, ed ero dunque pronta a fare il salto di qualità.
E così è stato. Dopo tutto.. non è difficile tagliare i capelli di Alex. È come potare una siepe di sempreverde. Avete presente il bosso, quella siepe a foglia piccola a cui danno le forme dei cigni o geometriche etc..Ecco, la testa di Alex è così. Se ne sta immobile protesa verso il cielo mentre io taglio e le dò la forma che piu mi piace.
E’ un lavoro semplice, divertente, ma...soprattutto fino a poco tempo fa ... mi è sempre andata grassa. A eccezione della penultima volta.
Non so cosa sia successo …. accidenti....insomma...mi è scappato il rasoio…e all'improvviso si è materializzato davanti ai miei occhi un cratere mostruoso sul davanti della sua testa..Sopra la fronte i suoi capelli erano diventati come per magia lunghi mezzo centimetro , mentre nell'altra meta testa erano i consueti 2 cm.
Un orrore.... Non sapevo come dirglielo.....
Ho cercato di venderglielo come un taglio ultima moda…...(.mi secca quando sbaglio ...mi immaginavo già la lista di tutti quelli che mi avrebbero puntato il dito contro…. Insomma...il mio ego ne sarebbe uscito mortificato e frustrato…)
Ma Alex non si è incazzato. Quando si è visto allo specchio ha semplicemente mormorato...:
"Toh non pensavo di avere una calvizie precoce".
Povero...cosa gli avevo combinato...Sembrava pelato davvero..
Abbiamo convenuto in extremis che l'unica soluzione era radere al suolo ogni cosa. Ho posizionato la lama a 5 mm e ho fatto tabula rasa. Cavolo.
I suoi colleghi hanno riso 2 giorni. Il suo capo ancora ride. Sua madre semplicemente mi odia..
Mi hanno tutti fatta sentire piccola e insicura....così per riconquistare fiducia in me stessa ...ho provato a proporre il taglio a mio padre ...ma lui mi ha guardato indignato e se ne è andato bestemmiando.... Ma la prova piu grande d'amore me l'ha data Alex. Che ieri MI HA CHIESTO DI TAGLIARGLIELI DI NUOVO!!! Non ci credevo.
Mia mamma era letteralmente SCANDALIZZATA...gli ronzava attorno inquieta cercando di dissuaderlo ...offrendogli persino del CONTANTE !!!

Ma mamma non sa……. che lui in verità ... si diverte un sacco a farsi fare questi trattamenti.
Perchè in queste occasioni ...io gli giro attorno per mezz'ora.... mentre lui se ne sta beatamente seduto e…. non so come ... ma va sempre a finire che si ritrova la faccia in mezzo alle mie tette . E si diverte come un bambino...

Ride, ride....e mi dice che se facessi la barbiera farei i soldi.

domenica, dicembre 01, 2002

PROFONDO MARE



Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare - il mare - nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare.
Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini. Mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità –verità- ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata…
(Incipit di Oceano Mare di A.Baricco)



Il mare.
Chi non ha mai guardato trasognato il mare e non si è lasciato trasportare dalle onde nel suo grembo….
Chi non ha socchiuso gli occhi e si è fermato ad ascoltarlo.
Chi non lo ha mai temuto.
Il mare .
Gigante d'acqua incantato , giaciglio di poesia , culla di emozione, onda di dolore.
Mare di poesia. Cantato, osannato in secoli di storia.
Mare negli occhi. Occhi innamorati che lo osservano trasognati da una riva .
Mare sotto i piedi. Piedi di bambini che corrono sul bagnasciuga.
Mare incantato.
Mare nei miei ricordi..... Lagune coralline thailandesi incontaminate lucenti su spiagge di farina bianca. Acque trasparenti che lasciano intravedere da una piccola barca fondali d'arcobaleno. Marea bassa e coralli allo scoperto....Stupore nei presenti per tanta meraviglia mai immaginata....Orrore nei presenti. Il barcaiolo per attraversare la barriera emersa agguanta il remo e di forza lo fa schiantare ripetutamente davanti a sé sui coralli per aprire un varco alla propria barca e riuscire a ormeggiare...

Mare avvelenato. Veleni e Antibiotici a dispersione per l’allevamento intensivo di pesce.
Mare di sfruttatori e sfruttati. Zattere alla deriva, urla strazianti di esseri umani che fuggono da altri esseri umani per farsi inghiottire dal mare.

 



Mare morente. Che ci restituisce goffi uccelli inzuppati di nero , storpi pagliacci senza più un'identità, in bilico tra una lacrima e il desiderio suicida di farla finita.
Mare, cimitero di vite. Leoni marini, tartarughe, foche, delfini.. cadaveri a migliaia sulle coste del Rio
Grande du sol .

Mare blu...ricordo in una cartolina...




 





.......Non mi sbagliavo, là sulla riva, in quegli inferni, a pensare che qui era la verità. Ci ho messo anni a scendere fino in fondo al ventre del mare: ma quel che cercavo l’ho trovato. Le cose vere. Perfino quella, di tutte, piu insopportabilmente e atrocemente vera. E’ uno specchio , questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso. Ho visto davvero.
Io non so. Se avessi una vita davanti a me-io che sto per morire-la passerei a raccontare questa storia, senza smettere mai, mille volte, per capire cosa vuol dire che la verità si concede solo all’orrore, e che per raggiungerla abbiamo dovuto passare da questo inferno, per vederla abbiamo dovuto distruggerci l’un l’altro, per averla abbiamo dovuto diventare belve feroci, per stanarla abbiamo dovuto spezzarci di dolore. E per essere veri abbiamo dovuto morire. Perché? Perché le cose diventano vere solo nella morsa della disperazione?Chi ha rigirato il mondo in questo modo , che la verita deve stare nel lato oscuro, e l’inconfessabile palude di un’umanità reietta è l’unica schifosa terra in cui cresce ciò che, solo, non è menzogna? E alla fine: che verita è mai questa, che puzza di cadavere, e cresce nel sangue, si nutre di dolore, e vive dove l’uomo si umilia, e trionfa dove l’uomo marcisce? E’ la verità di chi? E’ una verità per noi? Là sulla riva, in quegli inverni, io immaginavo una verità che era quiete, era grembo, era sollievo, e clemenza e dolcezza. Era una verità fatta per noi. ..
Ma qui nel ventre del mare ho visto la verita fare il suo nido, meticolosa e perfetta: e quel che ho visto è un uccello rapace, magnifico in volo e feroce.
(...)
…Anche se ritrovassimo mai una qualche terra, noi non saremo mai piu salvi.
E quel che abbiamo visto rimarrà nei nostri occhi, quel che abbiamo fatto rimarrà nelle nostre mani, quel che abbiamo sentito rimarrà nella nostra anima.
E per sempre, noi che abbiamo conosciuto le cose vere, per sempre, noi figli dell’orrore, per sempre, noi reduci dal ventre del mare, per sempre, noi saggi e sapienti, per sempre – saremo inconsolabili.
Inconsolabili. Inconsolabili.
(da 'Il ventre del mare'- Oceano Mare di A.Baricco)



..Mare, cimitero dell' anima.







 

   



INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.

sabato, novembre 30, 2002

Senza auto

Oggi si è conclusa finalmente l'epopea 'ennesimo incidente d'auto' con il ritiro , dal carrozzaio, dell'auto rimessa a nuovo. Qualche piccolo disagio c'è stato dal momento che abito fuori da un centro abitato servito da mezzi pubblici. E così ho dovuto sperimentare quella cosa che tanto poco mi piace fare ed è 'chiedere un favore a qualcuno'. Mi sono dovuta servire di due colleghe di lavoro, chiamiamole, per diritto alla privacy, Cip e Ciop.
Cip non passa in auto davanti a casa mia per andare al lavoro e dunque avrei dovuto raggiungerla lungo il suo percorso. Ciop usualmente va al lavoro servendosi del treno , ma quando usa l'auto..passa proprio a 150 mt da casa mia.
(tra casa mia e la strada prinicipale c'è una discesa/salita a 45°)
Comincia la settimana lavorativa senza auto.
LUNEDI CIOP. Lunedì mattina appuntamento con Ciop sulla strada principale. Puntualissima alle 7.35 io sono sul ciglio della strada per farmi notare nella penombra mattutina. Ciop arriva sparata ai 100 all'ora, non mi caga nemmeno di striscio e curva a L davanti a me per entrare sulla salita a 45° che conduce a casa mia. AZZZZZZ come ha fatto a non vedermi......ri-attraverso la strada e faccio la mia salitona per andarle incontro. Finalmente riesco a salire sulla sua cassa da morto vagante. Sembra la macchina di Mr.Bean. Sui sedili sono accatastati tovaglie, scatoloni vuoti e un lettore cd con 2 piccole casse attaccate(?). Manca giusto lo spazzolino da denti e l'auto potrebbe sembrare un kit di sopravvivenza completo. Ciop macina ai 100 all'ora la strada. Io cerco con le mie idiozie verbali di smorzare la tensione per evitare di essere tediante con le mie raccomandazioni. E arrivo sana e salva. Fuiii...1°sospiro di sollievo.
MARTEDI CIP. Martedi mattina appuntamento con Cip. Speriamo vada meglio. Mio padre mi accompagna sulla rotta di Cip. Ore 8.40, appuntamento con lei. Piove a dirotto, la visibilità rasenta lo 0, le strade sono coperte da pozze d'acqua. Cip ingrana la 3° la 4° e poi la 5° assestandosi ai 100 orari. AZZZZ.......Sono letteralmente paralizzata sul seggiolino. Il parabrezza della sua auto è totalmente APPANNATO. Cazzo ...mi metto a gingillare con i regolatori dell'aria e in 20 secondi le regalo una decente visibilità. Cip mi guarda stupita come se improvvisamente avesse visto l'arcangelo Gabriele sceso dal cielo per illuminarla . Azz.....dico ma ragiona. Come cazzo si puo andare ai 100 all'ora su una statale senza vedere un cazzo di niente. Mah forse anche io a 20 anni andavo cosi. E forse sono diventata come ora solo in seguito a una discreta serie di capocciate sul parabrezza..
E' buona Cip, è buffa. Solo non dice mai un cazzo. Sorride sempre e dice sempre SI. Deliziosa. A volta quando le parlo (raramente )mi verrebbe voglia di fermarmi e di chiederle cosa ho appena detto. Ho quasi la certezza che i suoi SI siano automatici e indipendenti dal discorso che sto facendo.
MERCOLEDI CIOP.Mercoledì arriva Ciop. Mi VEDE stavolta. Ho sempra temuto la guida di Ciop...ma dopo aver provato quella di Cip mi accorgo che tutto sommato Ciop non guida affatto male. Le chiedo se sia una scelta il fatto di NON AVERE lo stereo in auto. Ciop dice che la musica è pericolosa perchè la fa andare in TRANCE."hum...intrippante sto discorso"penso io. Toh, mi chiedo allora a cosa serva quel lettore cd portatile con le casse attaccate...
.Insomma tutte queste stranezze insinuano in me il dubbio che dietro agli occhi di Ciop si nasconda un universo musicale inesplorato di cui ignoravo l'esistenza...e mi riprometto di indagare il giorno successivo.
GIOVEDI CIP o CIOP?? Giovedi ho dunque appuntamento con Cip (azz.. mi agita sta cosa). Ma guarda che culo la sera prima alle 21 Ciop mi telefona e mi dice che va in auto il giorno dopo.. Si si siiiiiii , speranzosa acconsento...
e inizio a telefonare a Cip per avvisarla che vado con Ciop. Ma il telefono di Cip suona a vuoto. Cip ha altro a cui pensare. Cip non la si trova. La mattina dopo vado in ufficio con Ciop. Mi attacco al telefono dall'ufficio per avvisare Cip di non aspettarmi. Ma cip non si trova. Cip telefona preoccupatissima 10 minuti dopo ormai sulla soglia del pianto dicendo che non mi trova sulla strada. E finalmente viene a sapere che 'l'ho tradita con Ciop.
VENERDI CIOP.Viaggio tranquillo e puntuale con Ciop. Ciop è la persona con cui ho il rapporto più 'umano'. Insomma con lei si riesce a fare quello che comunemente è chiamato dialogo. E poi...quel suo 'andare in trance' mi ha davvero intrippato. Mi ha istigato a proporle di fare con me uno scambio culturale musicale. Per l'occasione ho deciso di portarle in gesto d'amicizia il mio cd di Santana cosìcchè lei potrà conoscere il primo esempio della gamma che voglio proporle di quelle che io reputo le musicalità migliori .E lei farà invece conoscere a me le sue. Finalmente chiedo a Ciop quali siano le musicalità che la fanno andare in TRANCE. Attimo d'attesa...comincio ad avere il batticuore per l'emozione….. Risposta:" Angelo branduardi..poi i canti popolari di nonsoche e...anche 2 canzoni messe in onda su RadioMaria".
AHHHHHHHHHH...
In quel momento mi sento io MR BEAN.
Io che speravo di aver avviato una proficua e fruttuosa collaborazione che in pochi mesi auspicavo mi avrebbe permesso di scalare le vette della cultura musicale che tanto sogno e che non ho.
Senza togliere nulla ai canti popolari e a Branduardi e a RadioMaria...ma speravo in un parco musicale un po’ più vasto….
Ma insomma ci accontenteremo di quello che passa il convento. E si arriva in ufficio. Tutto comincia per il meglio.
A rompere l'incanto della tranquillità mattutina alle 8.45 chiama Cip che mi sta da 10 minuti aspettando sulla strada e non mi riesce proprio a trovare. Eccecredo son gia al lavoro! E per di piu non mi ero nemmeno mai messa d'accordo con lei per incontrarci!
MAH. Quanto è complicato il menage quotidiano per chi decide di passare dalla vita cittadina a quella agreste.!!!!!!

mercoledì, novembre 27, 2002

Grasso e onnipotenza

Ho accumulato negli ultimi mesi 2 chili, chili di grasso, adipe superfluo, indesiderato e odiato.
Dopo le estenuanti lotte per la conquista di una forma, ai limiti della decenza , da esibire (si fa per dire) in occasione delle vacanze estive...l’arrivo dell'autunno, il freddo, il grigiore quotidiano...mi hanno indotta a cercare sfogo nel cioccolato, nella crescente fumante appena sfornata farcita di prosciutto, nella pizza....Complici i commercianti e i grandi ipermercati....che in un sempre più anticipato tripudio di luminarie natalizie, pupazzi di neve, babbi natale e renne finte ci invitano in questi giorni a spendere e spandere solleticando il focolare che giace in noi, sepolto nei nostri aridi cuori , inducendoci a riempire i carrelli di leccornie e regali nell’illusione che in qualche modo le nostre pene esistenziali possano uscirne alleviate.
Tutto ciò che ci circonda ci chiama al consumo e dunque , pure io, da brava pecora del gregge quale sono, sabato scorso sono uscita da un tour de force di 3 ore all'interno del più grande ipermercato di Bologna portandomi appresso ogni sorta di bene commestibile e non, dagli spinaci al pandoro, dai branzini ai dvd .
Ma è proprio di fronte all'evidenza dei propri eccessi che si affaccia all'orizzonte l'incubo della coscienza, l'incubo di un telegiornale, l'incubo della foto di un bambino pressapoco dell'età di mio figlio.
Un bambino che non chiede nulla, non chiede cioccolata, pandori e libri, ma solo un bicchiere di latte e un tozzo di pane secco per non morire.
Chi siamo noi grassi onnipotenti per negargli questo?
Chi siamo noi per potergli negare un diritto basilare come quello alla sopravvivenza alimentare in un paese (l'Argentina) dove le risorse ci sono eccome, ma sono , come accade un pò in ogni posto, accumulate nelle mani di pochi?
Chi siamo noi per permettere che questi delitti vengano perpetrati all'infinito?
Guardo gli occhi questo bambino.


E penso che un giorno questi potrebbero essere gli occhi di mio figlio.
26 novembre
Tu sei arrivato.
Era buio.
5 candele accese sul tavolo.
Lele ha cominciato a cantare:
" Tanti auguLi a teee , tanti auguLi a teee tanti auguLi a papààà tanti auguLi a te....."
E poi io e lui abbiamo battuto le mani.
I tuoi occhi erano commossi.
Ci hai detto "Grazie..."
Ma sono io che devo dire grazie a te Ale, non tu.
Stasera sotto al portico di casa c'era il riccio, il solito riccio di cui ho già parlato .
Questa volta se ne stava spudoratamente e deliberatamente spaparazzato DENTRO alla scodella del cibo per gatti e continuava a mangiare indisturbato anche in mia presenza. L'ho raccolto per l'ennesima volta con uno straccio e l'ho ri-portato sotto alla sua siepe.
Ecco, queste sono le mie piccole grandi gioie del vivere in campagna.
Saranno cose stupide. Ma mi riempiono il cuore.

martedì, novembre 26, 2002

Guiraijn, castagnole e mal di pancia

Nell'azienda di Alex , in occasione del proprio compleanno, è usanza portare in ufficio dolciumi o salatini per festeggiare l'evento assieme ai colleghi.
Per questa ragione quanche anno Alex esordì chiedendomi di andare in pasticceria a comprare 5 kili di bignè per i suoi 100 colleghi. "AZZZZZ."..dico io.." Come?Quando?Perchè?Ma ti rendi conto?Per sfamare gente che tra un po manco conosci'? TE LI FACCIO IO I BIGNE'". Le ultime parole famose.
Testarda come un mulo mi buttai a capofitto sui bignè. Tutto doveva andare per il meglio. Ma accadde un imprevisto . I BIGNE' NON SI GONFIARONO.
C..C.CC..CCAZZO.....4 teglie di bignè mica si possono buttare nel pattume!!! Ma Alex splendido venne in mio soccorso dicendo "Checcefrega quei bestioni là mangerebbero pure la loro madre"
Benissimo. Farcimmo dunque le frittelle e le spacciammo per GUIRAIJN (nome di fantasia ovviamente) ovvero un dolce tipico 'croato'.
L'aspetto era disgustoso. Ma il successo fu strepitoso. TUTTI ci chiesero la ricetta.
Un dramma ...considerando che , chi successivamente tentò di ri-emulare il tentativo delle nostre 'frittelle' fallì miseramente ritrovandosi nel forno splendide palline rotondeggianti comunemente chiamate bignè. Tanto che nemmeno io mi azzardai negli anni successivi a ri-tentare l'esperimento dei Guirajn tanto richiesti per la paura di trovarmi nel forno una marea di rotondeggianti bignè. E dunque scelsi di migrare verso nuovi orizzonti:
Le castagnole. Dolcetti carnevaleschi accattivanti, sfiziosi, piccoli , adatti per sfamare molte bocche, perfetti per la festa di compleanno di Alex, oggi.
Questa mattina mentre cospargevo di zucchero vanigliato tutte quelle palline disposte ordinatamente sui vassoi dorati ...la mia mente tornava al passato.........

...Era il 1980 ....usava allora che il giorno di capodanno gli uomini girassero di casa in casa di amici e parenti a donare vischio e auguri . Per le donne dunque era consuetudine il primo dell'anno restare in casa a ricevere parenti e amici. Da brava donnina (quale non sarei mai diventata) era mio compito accogliere gli ospiti in salotto dove erano in bella mostra ,sul tavolo addobbato a festa, dolci, cioccolatini, torte salate e vino. Era la sera di fine anno e mamma aveva dunque preparato un grande vassoio di castagnole per la mattina successiva. Mamma e papà si preparavano in bagno . Ricordo i profumi, una camicia di lamè su letto, la frenesia dei loro preparativi. Dovevano uscire, andare a festeggiare. Mentre io e mio fratello saremmo rimasti in casa coi nonni. I miei partono.
Io e mio fratello in salotto...L'odore forte e attraente delle castagnole che catalizzano la mia attenzione più di Raffaella Carrà.
Io che azzardo la prima mossa e ne gratto una. Mio fratello un'altra. Poi ne prendo un'altra ancora..Poi ancora...
Risistemando ogni volta accuratamente il vassoio affinchè non restassero prove del nostro passaggio.
Dopo 2 ore le castagnole erano finite. E io cominciavo a sentirmi male.
Sentivo BAOBLOB nella pancia. L'amido che fermentava. Glup glup in gola.
Ormai non mi preoccupavo più nemmeno delle giustificazioni o delle probabili botte.
Ero molto piu preoccupata dei dolori che sentivo dentro alla pancia.
Fu la colica più brutta della mia vita. Restai a letto 2 giorni.
Ma dicono che le coliche siano educative perchè pare ...ci si dovrebbe nauserare del cibo che ne è stato causa .
A me però non è mai successo.
Sul vassoio davanti ai miei occhi ormai c'è solo zucchero.
E sto cominciando a sentire le prime fitte alla pancia.....

lunedì, novembre 25, 2002

“Anni questi anni passati così
Aridi, sterili, vuoti,
È l'era delle immagini
Ci han rubato il cuore
L'inventiva le idee le parole....
Oh certo che provo qualcosa per te
Ma dire amore è difficile
È l'epoca del tumtumpapatupatumpa
Ci ha stordito il cuore
SIAMO ISOLE SENZA PAROLE…”

..................

Era Silvia Salemi . Una canzonetta, niente di piu.
MA CHE FA PENSARE.
Fa pensare molto più di tutti gli sguardi spettrali che vedo ogni sacrosanto giorno gironzolarmi attorno!
Perché paradosso dei paradossi, mi ritrovo oggi a constatare che mi interesso di più a persone che non ho mai visto e che blaterano 3 parole in croce di sé sul web piuttosto che alle persone che vedo ogni sacrosanto giorno ….
E’ assurdo o no?
Cercare umanità nella virtualità perchè nella vita reale non la si riesce a trovare!!!!!!??????
MAH Inquietante.
La verità è che di giorno la gente recita, si nasconde .
E la notte sul web getta la maschera.
Mi chiedo solo se vivrò in eterno dentro a questa farsa collettiva .

domenica, novembre 24, 2002



"A volte ci soffermiamo su paesi lontani, ad esempio l'Iran,e critichiamo il loro modi di vivere, ci consideriamo superiori, più evoluti e lontani anni luce da situazioni medioevali. Puntiamo l'indice, giuduchiamo e ci sentiamo meglio. Peccato che spesso non guardiamo nel nostro giardino."
E pensare che l'ultima casa delle Maddalene è stata chiusa nel 1996.

Queste sono le parole di una testimone dei fatti:
(...)Veramente il Vaticano crede che il film sia esagerato? ...Non vado più a messa e nemmeno le mie sorelle. Continuo a credere in Dio, ma non nella chiesa. Non voglio una cerimonia religiosa quando muoio, non l'ho voluta nemmeno quando mi sono sposata. Mi definisco cristiana, non cattolica. Devo credere. Perché chi ci ha rubato la vita non deve trovare il paradiso".

E io ieri sera mi sono sentita decisamente MOLTO Bernadette.
A differenza sua sarei però finita in carcere per omicidio plurimo .
A certi istinti primordiali il mio cervello non comanda.

sabato, novembre 23, 2002

Cameratismo femminile

La Simo è una delle mie migliori amiche. Un vero spettacolo della natura. Una di quelle donne che non ti stanchi mai di guardare perchè rappresentano la materializzazione fisica degli ideali femminili di ogni donna. E pensare che io e lei ci siamo conosciute nel lontano....1989 a un colloquio di lavoro! Si proprio a un colloquio di lavoro.
Saremo state una quindicina di ragazze nell'atrio di quell'ufficio. Le due giovani impiegate facevano fotocopie e ci guardavano ingrugnite. Poi una delle due ...scopre di conoscere la Simo. La chiamano. Le dicono 'Vai via simo, è un posto sporco questo, vattene...' La Simo si siede al mio fianco. Riferisce a me, che sono una sconosciuta per lei, le parole appena sapute.
Ma è il mio turno. Io, solita faccia da culo, entro lo stesso. Dietro alla scrivania un tizo corpulento ruota sulla sedia piroettante fumando un sigaro ed esordisce chiedendomi:
"-fumi spinelli? -sei fidanzata? -vuoi guadagnare una barca di soldi? -vuoi girare in mercedes? Io posso darti questo"
"No grazie: non fumo, non voglio una barca ma solo uno stipendio, giro con la Uno di mio padre e sto SOLO cercando un lavoro SERIO" .
Mi alzo ed esco.
E prendo la Simo per un braccio e la porto fuori di lì. E tutto comincia così.
Da una forma di cameratismo femminile . Ed eccoci assieme ieri sera.
Nel cuore della mia Bologna. La mia Bologna di notte la mia Bologna di pensieri e di parole.
In un pub inglese a mangiare un gelato affogato al caffè…
A dire il vero il gelato non c’era proprio: era davvero affogato del tutto. Il posto era comunque molto carino. Il suo nome era Rose & Crown.
Osterie, uomini e attori

Avete mai assistito a un dialogo tra uomini in osteria? Gli argomenti principali sono:
1-donne 2-calcio 3-politica o alcoolici.
La cosa più divertente è ascoltarli però quando parlano animatamente di donne.
Perchè avete finalmente l'occasione di trovarvi dinanzi a un fenomeno divertentissimo e antropologicamente interessante da analizzare .
Assisterete a enfatiche conversazioni animate da sguardi straniti e braccia gesticolanti e vi sorprenderete a constatare che , in ordine decrescente , le parole più utilizzate sono -trombare- bocca -culo...e dove la frase tipica che potete udire è:
"ahh che scopata ragazzi!!! Na fica della malora, le tette della marcuzzi , il culo della mertz, e avreste dovuto vedere! me la sono fatta per 6 ore di seguito , l'ho fatta morire, mi IMPLORAVA di continuare , sembrava un'assatanata e io HO SAPUTO ACCONTENTARLA COME MAI NESSUNO ERA RIUSCITO A FARE!!!!!!!!!)"
Il tutto condito da esclamazioni goderecce e simulazioni vocali dei fatidico 'amplesso di cui il superman di turno sarebbe stato artefice, esecutore e artista eccelso
(e dunque pure provetto professore e consigliere degli stupefatti invidiosi e ingenui ascoltatori.)
E’ così divertente ascoltare dalle bocche di questi supermen come ORA il mondo grazie alla loro opera d'arte (la scopata) abbia preso una piega diversa.
Ma il tutto diventa ancor più esilarante se si ha l'occasione di sperimentare come gli stessi personaggi cambino completamente veste e sappiano TRADURRE in un linguaggio più zuccherato i loro racconti al servizio delle ESIGENTI e pignole orecchie femminili.
Improvvisamente il loro gergo diventa:
"Eh si cara ! Fare l'amore..è un appropriarsi per un fugace attimo della vita altrui, condividere emozioni, accarezzarsi l' anima, sussurrare pensieri e allietare sensi. E anche se questo accade per un solo attimo...questo attimo resterà marchiato a fuoco nel mio cuore per tutta la vita a prescindere da quello che succederà domani......."(si noti come la frase termina con un addio già preannunciato, della serie mettiamo le gambe avanti che questa abbocca).

Uomini uomini.. .. quanto invidio la vostra splendida semplicità , quella semplicità che vi fa sorridere leggeri dinanzi a ogni cosa della vita!!!!!

venerdì, novembre 22, 2002

Ho fatto il mio primo blog of the blobs. Cliccate qui per vederlo.
Vado di fretta. La città mi aspetta. Sono felice. Esco con la Simo.
Bologna di notte è bellissima.

mercoledì, novembre 20, 2002

WATER e redenzione

Tutto è cominciato ieri sera quando ,durante la nostra conversazione postcena , Alex mi raccontava che negli ultimi giorni si era letto 'Sogno di una notte di mezza estate ' e 'Amleto' di shakespeare.
Io :"QUANDOOOOOOOO??????"
Lui :"IN BAGNO, è così bello leggere Shakespeare in bagno!!!!".

AAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
E' strano come gli uomini abbiano una vera e propria adorazione x la sosta prolungata in meditazione trascendentale sulla tazza del cesso.
In casa mia avviene un vero e proprio esproprio delle stanze in questione alle quali viene impedito l'accesso per periodi che vanno dai 30 minuti all'ora, qualunque siano le necessità impellenti di chi bussa alla porta. Per questo motivo decisi lo scorso anno di 'fare dono ' ad Alex dell'uso ESCLUSIVO del bagno della mansarda, a patto che se lo autogestisse in toto. Da allora quello è' diventato il suo ufficio. Il suo nido. Il suo rifugio.
Questa mattina mossa da una punta di invidia e curiosità ho fatto capolino sulla soglia del suo ufficio…e di nascosto ne ho pure usufruito. Sentivo il bisogno di immedesimarmi per poter capire il punto di vista maschile che è così lontano dal mio. Seduta sulla sua tazza ho potuto per la prima volta calarmi nella sua prospettiva e ho finalmente avuto modo di rendermi conto che anche Alex possiede un genio creativo di cui ignoravo l’esistenza.
Davanti alla tazza ha infatti installato una piccola libreria.
Contenuto:
-decine di giornaletti skorpio/lancio story
-2 numeri di INTERNAZIONALE (i MIEI!!..ecco perchè non li trovavo più!)
-libro illustrato formato big size 100 anni di juve
-la raccolta teatrale di Shakespeare
-'il secolo breve' di E.Hosbawm
-una decina di 'corriere dello sport'
A muro un calendario di serie A pieno stipato di appunti scritti da lui.

A lato la finestra dell'abbaino, dalla quale si può ammirare tutto il pendio della montagna , fino al bosco, dove la mattina presto si possono vedere cervi e daini .
Insomma, effettivamente constato che questo luogo ameno ha veramente tutti i requisiti per essere considerato un luogo di meditazione.
Il water rappresenta forse il vero fulcro della questione. Il water ( sede dell'espulsione dei rifiuti tossici non utilizzati dal corpo) potrebbe infatti essere nell’immaginario maschile la rappresentazione materiale del concetto di REDENZIONE. Il luogo insomma dove l'essere maschile può finalmente rimuovere dalla mente ogni problema, pensiero, preoccupazione. Ovviamente senza affrontarlo, limitandosi a eliminarlo dal proprio corpo in totale relax. ..

Probabilmente noi donne dovremmo davvero imparare da questa strana razza che è l'uomo ad alleggerire un pò noi stesse dai nostri opprimenti fardelli cerebrali .....

lunedì, novembre 18, 2002

Ieri sera sentivo che stava per succedere qualcosa.
Oggi, 18.10.
Ero appena uscita dal lavoro e, guidando, osservavo lo strano buio che inghiottiva ogni cosa .
Facevo fatica a vedere la strada. All'improvviso un'auto è uscita da una strada laterale, non mi ha proprio vista e mi è venuta addosso .
Per un attimo ho avuto paura. Poi è sopraggiunta la consapevolezza che non era accaduto nulla di grave.
L'unica che ci ha rimesso è stata la fiancata sinistra della mia auto.
Ennesimo incidente....
Ed è andata bene per l'ennesima volta.


Strani giorni.
Gli arresti dei noglobal. Le vie del centro venerdì notte. Tanta gente per strada, tante forze dell'ordine in zona universitaria. Il caldo afoso. Alle 3 di notte in camicia , il fumo che esce dalle osterie, le luci....Poi sabato, questo vento caldo, l'atmosfera color seppia dietro al vetro della finestra che di tanto in tanto guardo mentre lavoro connessa all'azienda. Il gatto che si fa male e scappa sotto la pioggia a dirotto. Un film francese che pare una bboiata spaventosa ma che mi rivela nel finale una verità che mi fa molto male.
Poi stasera, Magnolia, un film che non lascia tempo di pensare. Ma che ti farà pensare per molto tempo.
E ora la condanna in appello di Andreotti . 24 anni .
Strani giorni. Strane sensazioni ho addosso. Quasi che stia per succedere qualcosa .
Mah spiram in bein.
Ho tante cose da tirare fuori. Ma rimangono inchiodate qui, all'altezza del collo.
Ho la sensazione di non respirare.

domenica, novembre 17, 2002

Mi piace molto George Grosz. E' un pittore e disegnatore tedesco di inizio secolo.
Quando vidi sulla rivista Hortus Musicus il quadro che vi propongo, UNTITLED, provai una sensazione di forte claustrofobia.
L'arte di Grosz esprime nella maniera migliore il disagio, il malessere e il senso di impotenza dell'uomo.


Cliccare sull'immagine per ingrandirla

Qualche notizia su Grosz
YOGURT E ACIDI
In famiglia siamo accaniti consumatori di jogurt. Tanto che qualche settimana fa decidiamo di fare il salto di qualità.
COMPRIAMO LA JOGURTIERA.
Bene bene. Cosa ci serve. 1 confezione di jogurt da 125 gr rigorosamente CON FERMENTI LATTICI. 1 litro di latte.
Bene bene. Sono al supermercato. E mi trovo davanti a uno scaffale lungo 50 mt pieno di yogurt di ogni tipo.
Mi appresto a leggere l'etichetta di composizione alla quale prima d'ora non ho mai posto attenzione salvo che per il numero delle calorie evidenziato.
ATROCE DRAMMA.
IL 99% degli jogurt NON CONTIENE FERMENTI LATTICI ma una sbobba chiamata 'crema di latte', 'preparato dolciario a base di latte'. Qualcuno sa cosa sia??? Caaaaazzo. Dovrò mica usare l'ENTEROGERMINA x fare un cazzo di jogurt che sia VERO jogurt????????????????????????????
Proseguo sempre piu ossessivamente nella ricerca. Ecco finalmente trovo qualcosa.
Gli Yomo, guarda caso, i piu costosi, possono ancora permettersi di essere prodotti con fermenti lattici.
Torno dunque a casa col mio yomo nature con bacillus filatticus o non so che. E una bottiglia di latte fresco super biologico.
Felice e orgogliosa. Per la mia infinitesamente piccola battaglia alle multinazionali, ma pur sempre guerra.
Aziono la jogurtiera. Si tratta di un dispositivo che si limita a generare e mantenere una temperatura fissa di 40 °, temperatura che determina la reazione a catena di moltiplicazione dei fermenti lattici.
Ciò che DOVREBBE accadere è che in un periodo che va dalle 8 alle 16 ore il preparato dovrebbe ADDENSARSI e inacidirsi .
Dopo 10 ore il mio jogurt è già acido ed è TOTALMENTE LIQUIDO.
Dopo 15 ore il mio jogurt è ACIDISSIMO ed è TOTALMENTE LIQUIDO.
Dopo 16 ore il mio jogurt è ACIDO CITRICO e finisce nel bidone del rusco.
Faccio due conti. 2850 lire di latte, 1400 lire di jogurt, 15 ore di elettricità.
Peeeeerò...........economico lo jogurt fatto in casa!!!!!!!!!!!!!!!!! Soprattutto se finisce alla discarica.
(Dubbio filosofico atroce: ma sto alimentando o fuggendo il consumismo ora che devo ripartire da zero col mio jogurt???)
Temeraria proseguo nella mia impresa. Devo assolutamente combattere L'E204, l'E101 e compagnia bella. Riparto dal principio. Stesso procedimento. Per almeno 6 volte consecutive. E tutte le volte con risultati scarsi, faticosamente commestibili. Non potete immaginare la tristezza di svegliarsi e sapere che invece di un buon jogurt al caffè ti aspetta una sbobba acida e liquida in frigorifero. Insomma , nel pieno dello sconforto ieri sera riparto per l'ennesima crociata.
Stesso jogurt di partenza. Stesso latte. E dopo solo 9 ore , sorpresa. Lo JOGURT.
Denso, dolce, lievemente acido. Praticamente perfetto. Mi chiedo cosa sia cambiato dalle volte precedenti.
Probabilmente le condizioni del tempo. Lo scirocco fore. O i venti di guerra?
Mah ..è tutto così aleatorio .
Mi trascino avanti nel grigiore di questa vita vedendo giorno dopo giorno ogni certezza sgretolarsi dinanzi a una sempre più preponderante teoria del caos .
E con la sempre più grande consapevolezza che forse QUALCUNO ha in mano l'algoritmo per pilotare pure quella....

venerdì, novembre 15, 2002


Sono rimasta estasiata dal poema erotico in haiku di TulipanoGiallo.
Sono 2 gg che torno là per rileggermelo. Forse sarebbe il caso che io lo salvassi sul mio disco visto il perpetrarsi dell'interesse che esso suscita in me.
E' sensuale, caldo,metricamente perfetto. Per di più penso sia pure un arduo compito trovare un'omogeneità e una continuità stilistica relegandosi nella gabbia delle ferree regole sillabiche degli haiku. Sbaglio Tulipano? Mi ri-complimento con te.
E suggerisco a tutti gli altri di leggerlo per regalarsi una pausa antistress di 5 minuti di autentica e profonda sensualità che non lascia alcun spazio alla volgarità.

mercoledì, novembre 13, 2002

LUNEDI. ORE 19.00. SALA DA BAGNO. Lele seduto sulla tazza .Mi guarda malizioso. E' un rito. La doccia di mamma è uno di quei momenti che lo fanno andare in visibilio.
Lele: ' mammina ti lavi anche la tétta?'
Io: 'si certo, vieni mo' qui sotto con me che laviamo anche la tua ??????' (non vuole mai lavarsela perche ha paura)
Lele:' no, domani. ti plometto che mi lavo domani e mi faccio lavale la tétta senza piangele, te lo plometto'
Io:' mi sa che te sei un pò porcello sai'
Lele:' mi sa che anche te sei un pò polca!!!'
Io rimango di sasso, ma preferisco non addentrarmi nell'argomento.
Aziono la doccia e mi inizio a lavare. Deve essere un pò girato. Comincia a esaminarmi, ma il suo sguardo promette male.
Lele: 'ohhhhhhhhhhhhhh che blutte tette (pausa)
Ohhhhhhhhhhhhh che blutte gambe (pausa)
Ohhhhhhhhhhhhh che blutta faccia (pausa)
Ohhhhhhhhhhhhhh che blutto tulo (pausa)

MARTEDI ORE 19.00 SALA DA BAGNO. Io sotto alla doccia. Lele seduto sulla tazza. Mi guarda. Aziono la doccia , mi inizio a lavare.
Lele: 'mamma ti lavi anche la téétta?' (tetta per lui è testa ovviamente)
Io :' la tésta o la tetta???'
Lele:'' la tééétttaaaaaaa??''
Io: " ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh adesso si che ho capito tutto"
Lele: 'OHHHHHHHHHHHHHHHHH che bella tétta (pausa)
Ohhhhhhhhhh che belle gambe
(pausa)
Ohhhhhhh che bella faccia (pausa)
Ohhhhhhh che bella pancia (pausa)
Ohhhhhhh che bel tulo (pausa)
Io: che brutto ruffianaccio che sei ......................
Lele ride spensierato...

Mah valli a capire gli uomini.
Cosa posso farci se è un cancro , è lunatico e cambia idea ogni 2 minuti.
Una cosa è comunque certa. Che a 3 anni ha già capito perfettamente cosa vuole da una donna e come può ottenerlo.
Non male.
Io a 3 anni ero totalmente tarda.
LEGO
Alex è tornato da Monaco. E ci ha portato un bel regalo. Una scatola di LEGO con 24 finestrelle: un calendario dell'avvento!!! Ovviamente non si può chiedere a due bambini (Lele e me) di aspettare fino all'1 dicembre per aprire la prima finestrella . Così questa mattina , di nascosto da papà, abbiamo deciso di aprirle tutte, tutte quante .
In ciascuna di esse c'erano i mattoncini di lego per costruire un soggetto natalizio .
Il babbino natale. La rennina bianca. L'alberino. I doni. La slitta. Il caminetto.Il pupazzetto di neve. Lele compiaciuto ammirava estasiato i 24 capolavori appena nati.
E non c'è stato modo più bello per cominciare la giornata che deliziarmi dinanzi a quell'ingenuo stupore che dentro di me è morto tanto tempo fa.

martedì, novembre 12, 2002

QUARTO POTERE

"1984"
"Thruman show"
"Il grande fratello"
-
Il potere mi guarda.
Il potere mi osserva.
Il potere mi spia.
-
Non so come. Quando.
Ma sento il suo odore.
Lo naso. Lo percepisco.

Chiudo gli occhi .
Folleggio.
Vaneggio.
Con qualche pazzia . Qualche verità.

Immagino.
Posso solo immaginare.
Un centro di informazioni, una banca dati di colossali dimensioni, che custodisce e immagazzina i dati di ogni essere vivente . Di ogni persona un algoritmo ricostruirà l’immagine virtuale , un ‘immagine così fedele alla realtà da poter prevedere in anticipo ogni sua possibile azione.

Immagino il rivenditore di lenti a contatto che spedisce i dati dei miei occhi.
La ginecologa che faxa la mia cartella clinica .
Il medico di base che notifica via email ogni mio mal di testa .
Il postino che prende nota della posta che ricevo.
La banca che trimestralmente comunica i miei dati finanziari .
Immagino le sostanze che tramite la legge xyz vengono introdotte nei medicinali che assumo , per alterare giorno dopo giorno la morfologia del mio sangue e lentamente sopire il mio istinto ribelle (*).
Immagino le porcherie con cui nutrono carni e vegetali che trovo sul banco del supermercato, per indurmi a una morte precoce che risolva definitivamente il problema del mio futuro pensionamento.
Immagino file di testo associati ai centralini telefonici , file dove restano memorizzate in formato txt tutte le parole dette.
Ogni mia telefonata registrata, forse filtrata sulla base di parole specifiche , chissà quali.
Immagino un mondo pieno di telecamere nascoste in ogni dove che mi filmano ovunque con la giustificazione ufficiale che c'è qualcuno, ancora qualcuno che si preoccupa della mia incolumità. E che magnanimamente mi lascia libera almeno di defecare in solitudine sul wc.
Immagino una qualche centralina televisiva che capta dal mio televisore il tipo di programma che scelgo e che segnala il mio nominativo se e quando la mia soglia di selezione programmi è troppo al di sopra del livello medio di intelligenza (o demenza) auspicato.
Immagino applicativi che registrano ogni mia singola azione , dal sito internet visitato , al contenuto della posta che scrivo e che ricevo, e calcolano in automatico il mio indice di rendimento lavorativo giornaliero e medie mensili . Ed infine emettono pure un allarme acustico quando la mia utilità sociale sarà valutata 0 e sarò dunque da sostituire in quando non più produttiva per il sistema.

Immagino un'unica confluenza di tutte queste informazioni.

Controllo.
Controllo.
Controllo.

Immagino la mia salute mentale.

Destinata a scemare.

E mi immagino la libertà.
Un’oasi di colori. Di musica. Di diversità.

No.
Non è vero. Non la immagino più.

La vedo giorno dopo giorno allontanarsi.
E svanire.
Nel nulla.




(*) le teorie di qualcuno sul FLUORO


Incredibile...Sono stata bloggata!
-
Siamo tutti giornalis(i)ti

su Blogs of the Blogs


domenica, novembre 10, 2002

Ieri ho trascorso 9 ore dentro a un negozio x scegliere un home theatre, un dvd e un televisore.
Oggi invece ho trascorso 9 ore per effettuare tutte le connessioni e per leggere i manuali.
Solo stasera, finalmente, mi sono buttata sul divano, nell'esatto punto X calcolato millimetricamente da ogni diffusore e ho spinto il play .
Ho chiuso gli occhi ..
E il mio universo è stato inondato da un'armonia , da una purezza di suoni , voci, echi...che in 30 anni di vita ( o non vita?) mai avevo udito...
E' stato come raggiungere un orgasmo dopo 2 giorni di estenuanti fatiche...
Ma una volta raggiunta la vetta del piacere .....qualcuno mi ha fatto bruscamente riaprire gli occhi.
E così ho visto molto crudamente il mio reale universo, che di puro ha davvero poco:
una tavola apparecchiata, stoviglie sporche , il bagno da pulire, scatoloni in ogni luogo, briciole e carta....

Ma perchè tutto questo mio affaccendarmi verso la ricerca di un'armonia interiore......giova così poco alla vita pratica di tutti i giorni???


sabato, novembre 09, 2002

Qualche anno fa nel mezzo di una crisi d'identità e sentimentale chiesi disperata a un' amica:
"Ma si può amare due uomini contemporaneamente?"
Lei mi guardò come se stesse vedendo un marziano e mi disse:
"..Ma scherzi! ma certo...abbiamo un cuore così grande, vuoi che non ci sia posto per l'amore per più persone?".
Fu la crisi che segnò il passaggio dalla mia dimensione di adolescente a quella di donna.
A quei tempi credevo ancora nell'amore unico, eterno, immutabile e univoco.
La vita, il dolore mi hanno insegnato che non esistono solo il bianco e il nero.
Ma che ci sono infinite sfumature di colore.
E dobbiamo imparare a riconoscere le nostre.
A prescindere dalle etichette che il sistema ha appiccicato a sentimenti come 'amicizia' e 'amore'.
Perchè il confine tra essi non è sempre ben distinto e delineato.
E spesso il non riuscire a inquadrare all'interno di queste etichette ciò che si sente per qualcuno genera in noi inquietudine e confusione.
Dobbiamo imparare ad accettare i nostri sentimenti, qualunque essi siano.
Qualunque sia la forma che abbiano e a prescindere dal nome che possano avere.
A prescindere dai pregiudizi altrui e dalla morale impostaci.
Solo così possiamo imparare a amare davvero.
E non solo di quell'amore con la A maiuscola .
Ma anche di tutti gli amori con la a minuscola che la vita ci riserva.

giovedì, novembre 07, 2002

PIZZA , GERRY SCOTTI, E FIGURE DI MERDA

Ieri sera i miei genitori hanno invitato a cena una coppia di amici, Luisa e Alfredo , persone che frequentavano negli anni 70 e con i quali per un caso del destino si sono ritrovati qualche settimana fa. ‘Evviva evviva’ ululava felice mia mamma…
…Con un piccolo problema… nell'arco di questi 30 anni si sono create vistose differenze culturali tra di loro….cosa di poca importanza..per carità…ma che può creare…qualche piccolo disagio…Luisa ha studiato, insegna sociologia, fa politica ,legge, cerca insomma di dare un senso ai propri giorni.
Mia mamma invece si nutre 24 ore al giorno di buona domenica,novella2000 e cronacavera, e motti del tipo "farelavoridicasanobilital'animomentreleggereunlibroèl'hobbydegliscansafatichecomemiafiglia" e insomma fa di tutto per dare un nonsenso alla propria vita.
. ..Due mondi agli antipodi insomma.

Mi ero offerta molto generosamente di cucinare pizza x tutti, nel mio forno magico , cosi mamma, una volta tanto, avrebbe POTUTO starsene beata seduta a tavola coi suoi amici e godersi la cena. E invece NO. Perchè ovviamente, come io avevo previsto, non più di 40 minuti dopo il loro arrivo è calato a tavola un SILENZIO DI TOMBA.
Mia mamma inquieta . Non so se per il fatto che per la prima volta in vita sua si rendeva conto che i propri argomenti erano assolutamente discutibili o se invece era preoccupata perchè stava cominciando in tv il suo show preferito, Passaparola. Dunque invece che starsene seduta con Luisa, mamma decideva di rompere il cazzo a me, CHE STAVO LAVORANDO PER FARE LA PIZZA A TUTTI QUANTI LORO. Mamma zompettava letteralmente di qua e di la, dalla mia destra alla mia sinistra, dalla mia sinistra alla mia destra, e di nuovo dalla mia destra alla mia sinistra senza di fatto aver NULLA DI CONCRETO DA FARE e dunque intralciando i ritmi velocissimi con cui IO dovevo stendere, condire, guarnire, sfilare la pizza precedente, infilare la pizza nuova e servire a tavola.
Quando poi ho finito di cuocere tutte le pizze e mi sono seduta a tavola mi sono persino dovuta ingegnare a improvvisare uno straccio di conversazione al fine di animare l'atmosfera ormai satura di quell' imbarazzante silenzio. Mi sono dunque messa a chiacchierare con la Luisa a proposito dei poteri mediatici, dell'IMMONDIZIA TELEVISIVA, dell'attenzione che occorre nell’educazione dei bambini , soprattutto in merito al discorso tv.
Ma mia mamma , evidentemente TOTALMENTE ESTRANEA al discorso, nel frattempo ACCENDEVA non 1 ma ben 2 televisori:
uno in cucina con Amadeus e uno in salotto con jerry scotti e si ACCINGEVA A FARE LA SPOLA TRA L'UNO E L'ALTRO TELEVISORE, A RITMO DI 4-5 ANDIRIVIENI AL MINUTO . BESTIA CHE FIGURA DI MERDA.
Quando poi sono riuscita a farle notare, in disparte, che poteva evitare di essere maleducata dal momento che a tavola c’erano SUOI AMICI è stato ancor peggio perchè ha finalmente capito che avrebbe dovuto finalmente arrestare il suo MOTO PERPETUO e impegnarsi a sostenere una CONVERSAZIONE. Ciò che è uscito dalla sua bocca sono le seguenti castronerie:

"C'era un tempo veramente TEDIANTE ieri"
"Quella casa era ALLOCATA alla signora x"
"Ahh qui in montagna la nattura è FRUTTUOSA ,tutti questi alberi con i loro FRANGENTI .."
"Prendimi quel tegame EMPIO.."
"Ti ho acceso la stufa così ora hai un bel fuoco ARDITO"

Io e la Luisa eravamo letteralmente a bocca aperta.
Non avevo mai udito mia mamma cimentarsi in esperimenti verbali di tal guisa…
Insomma…la serata si è poco dopo conclusa , non oso immaginare con quali commenti da parte di Luisa e compare.
So solo che , chiusa la porta, l'esclamazione spettacolare di mia mamma è stata:
"Ohhh che bella serata!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
MI PIACCIONO PROPRIO TANTO QUEI DUE RAGAZZI, SONO IN GAMBA, BISOGNA TENERSELI STRETTI, LA PROSSIMA VOLTA MI AIUTI CHE PREPARIAMO LE TIGELLE ????"
Mi sarei messa a piangere.
Io non posso sputare fuoco su mia mamma come farei con chiunque altro ..
Un minimo di rispetto glielo devo!!!
Ma cosa posso farci se lei ha deciso di farsi ipnotizzare dagli occhi di Jerry Scotti e di quella santa donna di Maria de Filippi??????
Posso competere io con la mia incontinente arroganza contro i modi subdoli ma garbati di quegli affascinanti, accattivanti personaggi televisivi ai quali ella ha venduto la propria anima???

mercoledì, novembre 06, 2002

La Fallaci tira fuori il peggio di me.
Le sue parole traboccano di ignoranza da ogni falla, ma nonostante ciò ella vomita follia in ogni dove, sostenuta dalle migliaia di adepti che da qualche decina d'anni le stanno alle calcagna come cagnolini.

Gad Lerner (che non è precisamente uno dei miei prediletti, ma il suo articolo di oggi è discreto) ulula:

"....Complimenti signora Fallaci che le spara grosse. Complimenti per questo invito a chiudere per lutto i negozi, a non mandare i bambini a scuola. Complimenti perché lei alimenta nei confronti di questi vari, discutibilissimi movimenti, che sono organizzati nel Social Forum, e che rappresentano pezzi della sinistra italiana e internazionale, pezzi di mondo cattolico, l'idea che si tratti di una cricca di criminali da allontanare dalla nostra cultura e dalla nostra arte "

Nel frattempo io, presa da un raptus di rabbia cercavo su bol.com chi mai potessero essere i lettori di una pazza del genere.
E tra i tanti seguaci della Fallaciguru ecco che ti trovo questo poveraccio.
Poveraccio che non si sa bene come e perchè abbia potuto trovarsi tra le mani mani un'immondizia come 'Rabbia e Orgoglio" (io avrei paura persino a toccarlo un 'robo' del genere).
Queste le sue considerazioni.

Allucinante.
Allucinante come ci siano ancora persone che sostengono una tesi ponendosi sul pulpito come la Santa Inquisizione.
Allucinante come si pensi ancora che una cultura/civiltà possa essere giudicata superiore ad un'altra.
Allucinante come ci sia gente che finga di non sapere come queste tesi sono quelle che hanno portato alla distruzione di interi popoli (maya, inca, pellerossa...) e che ora si sostenga di doverlo fare con l'Islam.
Allucinante con quanta furia i concittadini si armino per difendere il loro orticello che vive solo grazie allo sfruttamento del terzo mondo.
In realtà tutti si armano per difendere il proprio Ego, si scandalizzano per la violenza dell'Islam senza riuscire a vedere quella della loro civiltà (conoscete la storia del centro America?) .
Cos'è la civiltà?
Dare il permesso di commettere violenze solo fuori i confini?
Allevare un popolo di rammolliti nel lusso e che sa blaterare solo quando gli si tocca la sicurezza?
La sicurezza è una gabbia in cui l'uomo si infiacchisce.
Spero cadremo come i Romani.

Drachen ginetti66@libero.it

Evito ogni altra considerazione aggiuntiva.
La suddetta signora solletica in me i sentimenti più volgari inducendomi a una scurrile forma di incontinenza verbale che preferirei evitare...