giovedì, dicembre 09, 2004


Stupefacente come il pensiero possa percorrere sentieri inesplorati....quanto più ci si allontana dalle rotte collaudate dagli stucchevoli e fin troppo ricalcati punti d'arrivo.E' intimamente bello e prezioso percepirsi liberi, liberi di volare nell'universo delle possibilità, liberi di osservare, annusare e fare capriole col pensiero. Liberi di lasciarsi attraversare da cose o persone. Senza secondi fini, senza disegni.
Per il puro piacere di assaporare il gusto di un attimo che viene. E poi se ne va.
Per il sudato piacere di conoscersi e di capire.
Difficile però ritornare, dopo il troppo tempo passato lontano dalle trafficate autostrade dei luoghi comuni, mondi che un tempo ti sono forse appartenuti ma che da tempo hai chiuso fuori con doppio giro di chiave.
Difficile esprimersi , difficile salire ancora una volta su quel palcoscenico indossando vecchi abiti che odorano di naftalina, e recitare ancora una volta i panni di una donna che in te è morta da tempo ma che in tanti reclamano; stereotipo di una società che di patriarcale ha ancora non soltanto le radici, ma persino le fronde.
Una società così centrata nell'arte del giudizio, e così poco propensa ad abbracciare quelle differenze che ci rendono unici . E liberi soltanto dentro.

venerdì, dicembre 03, 2004



dedicata a un amico

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicita'.

Pablo Neruda