Buon Anno.
All'umanità intera.
Ne avrà bisogno.
martedì, dicembre 31, 2002
domenica, dicembre 29, 2002
POLLI SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Chi come me vive nella psicosi di essere preso per il culo dal sistema adotta tutta una serie di tecniche e sotterfugi per sfuggire , nella quotidianità, ai meccanismi di sopraffazione del potere e del sistema economico. Si cerca quindi di boicottare le tendenze imposte, scegliendo strade d'azione alternative affacendandosi per eludere la pubblicità e tutti i prodotti derivanti da produzioni intensive a favore invece di quelle più in armonia con la natura .
Insomma , andare a fare la spesa al supermercato diventa una filosofia e un impegno 'politico e sociale' importante. Nel momento però in cui decidi di aprire finalmente gli occhi su queste problematiche, si spalanca un universo di incognite e misteri che prima d'ora ignoravi perchè ti affidavi senza esitazione .........all'abbraccio del mulino bianco........ al focolare della barilla e ............all'assistenza corpulenta di mastrolindo.
Ma eccoci di fronte a uno degli argomenti più dibattuti e che sensibilizza più me: LA CARNE.
Quante parole! Quante diffidenze! Quante insinuazioni!
E pensare che nella mia fase spiritualistico-buddista sono addirittura stata vegetariana per 6 anni.
Poi purtroppo (o per fortuna?) sono entrata in fase crepuscolare e ho ricominciato a mangiar carne.
E a cosa sono andata incontro?
Ormoni, geni impazziti, mangimi ossei, antibiotici per la crescita.
Bene dunque. Corazziamoci.
Sabato pomeriggio. Supermercato.
Mi appresto dianzi al banco POLLAME.
Devo scegliere oculatamente un pollo da fare arrosto stasera. Il banco offre:
1.OFFERTA SPECIALE. POLLO A PEZZI . Euro 1,8 al kg.
Nessuna informazione aggiuntiva sulla provenienza, sui mangimi, nulla di nulla di nulla.
2.POLLO BIO- da allevamento estensivo-mangimi vegetali. Euro 13,5 al kg
Nessuna informaziona aggiuntiva sulla provenienza.
AZZZZZ...1,8 Euro....13,5 Euro
TTTroia….per la prima volta emerge nel mio intimo un dubbio amletico:
MA DI CHE CAZZO è FATTO IL POLLO DA 1,8 Euro al kg?????
Se ne sta rinchiuso da quando era uovo a quando è cadavere in una gabbia di 15 cm x 15 cm ???
E con cosa è nutrito?? Con scorie radioattive tossiche? Farinee ossee animali? O granoturco bielorusso?
M A H !!
Ma sopratutto. Qualcuno mi dà forse garanzie che il pollo da 13,5 E al kilo sia veramente ‘SANO ‘??????????????
Lungi dall'avere a disposizione strumenti critici appropriati che mi mettano in condizione di poter fare una scelta ragionata ieri ho scelto il pollo D'ORO.
Con la consapevolezza che negli ultimi 10 anni ho comunque vissuto di derrate alimentari di gomma o al DDT o avariate. Non so. Non mi è dato sapere. Meglio non sapere.
Sarebbe meglio che, invece che blaterare, io potessi ritrovare la spiritualità perduta.
E il vegetarianesimo. Soprattutto.
Chi come me vive nella psicosi di essere preso per il culo dal sistema adotta tutta una serie di tecniche e sotterfugi per sfuggire , nella quotidianità, ai meccanismi di sopraffazione del potere e del sistema economico. Si cerca quindi di boicottare le tendenze imposte, scegliendo strade d'azione alternative affacendandosi per eludere la pubblicità e tutti i prodotti derivanti da produzioni intensive a favore invece di quelle più in armonia con la natura .
Insomma , andare a fare la spesa al supermercato diventa una filosofia e un impegno 'politico e sociale' importante. Nel momento però in cui decidi di aprire finalmente gli occhi su queste problematiche, si spalanca un universo di incognite e misteri che prima d'ora ignoravi perchè ti affidavi senza esitazione .........all'abbraccio del mulino bianco........ al focolare della barilla e ............all'assistenza corpulenta di mastrolindo.
Ma eccoci di fronte a uno degli argomenti più dibattuti e che sensibilizza più me: LA CARNE.
Quante parole! Quante diffidenze! Quante insinuazioni!
E pensare che nella mia fase spiritualistico-buddista sono addirittura stata vegetariana per 6 anni.
Poi purtroppo (o per fortuna?) sono entrata in fase crepuscolare e ho ricominciato a mangiar carne.
E a cosa sono andata incontro?
Ormoni, geni impazziti, mangimi ossei, antibiotici per la crescita.
Bene dunque. Corazziamoci.
Sabato pomeriggio. Supermercato.
Mi appresto dianzi al banco POLLAME.
Devo scegliere oculatamente un pollo da fare arrosto stasera. Il banco offre:
1.OFFERTA SPECIALE. POLLO A PEZZI . Euro 1,8 al kg.
Nessuna informazione aggiuntiva sulla provenienza, sui mangimi, nulla di nulla di nulla.
2.POLLO BIO- da allevamento estensivo-mangimi vegetali. Euro 13,5 al kg
Nessuna informaziona aggiuntiva sulla provenienza.
AZZZZZ...1,8 Euro....13,5 Euro
TTTroia….per la prima volta emerge nel mio intimo un dubbio amletico:
MA DI CHE CAZZO è FATTO IL POLLO DA 1,8 Euro al kg?????
Se ne sta rinchiuso da quando era uovo a quando è cadavere in una gabbia di 15 cm x 15 cm ???
E con cosa è nutrito?? Con scorie radioattive tossiche? Farinee ossee animali? O granoturco bielorusso?
M A H !!
Ma sopratutto. Qualcuno mi dà forse garanzie che il pollo da 13,5 E al kilo sia veramente ‘SANO ‘??????????????
Lungi dall'avere a disposizione strumenti critici appropriati che mi mettano in condizione di poter fare una scelta ragionata ieri ho scelto il pollo D'ORO.
Con la consapevolezza che negli ultimi 10 anni ho comunque vissuto di derrate alimentari di gomma o al DDT o avariate. Non so. Non mi è dato sapere. Meglio non sapere.
Sarebbe meglio che, invece che blaterare, io potessi ritrovare la spiritualità perduta.
E il vegetarianesimo. Soprattutto.
sabato, dicembre 28, 2002
Soffro a saperti lì.
Dietro a quelle sbarre, nel buio della notte, in un luogo a te sconosciuto.
Tra rumori ostili e grida di dolore...
Ma questa mattina mi hai veramente preoccupata.
Non ti sei avvicinato al tuo piatto.
Ti sei nascosto.
E questo non era decisamente da te.
Tu mangi voracemente e poi come in un rito vieni a cercare le mie carezze….
Per questo ho deciso di accompagnarti da Antonio, il tuo dottore, affrontando quei 40 km che ci separano da lui.
So' che odi la macchina.
Me lo hai fatto capire coi miagolii strazianti che hai urlato per tutto il viaggio.
Ma cerca di capire …
non c’è niente di piu importante di avere un medico di fiducia ...
E per tua fortuna qualche anno fa lo abbiamo trovato in Antonio.
Così a metà pomeriggio siamo approdati nel suo ambulatorio.
E ci siamo trovati dinanzi a quella scena straziante che ora si ripete incessante nella mia mente.
Davanti ai nostri occhi giungevano freneticamente camionette e jeep...
Cacciatori vestiti di verde scendevano e scaricavano cani morenti ...
Provenivano tutti da una battuta di caccia al cinghiale, appena terminata.
Nel giro di pochi minuti sono entrati nell’ambulatorio 11 cani.
Tutti della stessa squadra, tutti col ventre squarciato.
Non ero emotivamente preparata a guardare gli occhi di quelle povere bestie.
Ho scelto di osservare invece gli occhi “accorati”, “dispiaciuti”, “preoccupati” dei loro padroni.
Nessun moralismo, nessun manifesto, NON ORA.
Solo una domanda ridondante nella mente.
E' amore questo?
E' amore quello che anima gli occhi tristi e preoccupati di questi uomini vestiti di verde???????????????????
Guardavo loro e guardavo te.
Guardavo loro e riguardavo te.
E in confronto ai corpi dissanguati delle loro povere bestie tu , grasso, felice, col tuo stupido blocco intestinale parevi un re.
Silenzioso, nella tua gabbietta di vimini incuscinata, superiore a tutti, sereno...
.... stridevi come nota stonata nel frastuono di quei latrati che gelavano il sangue.
Avrei voluto fuggire, portarti via con me.
Ma non ho potuto.
Così me ne sono tornata a casa senza di te, sola.
Spero le grida di dolore siano finite.
Non odiarmi per averti lasciato là...
Io so' che tu hai paura ...
Ma stai tranquillo amore mio.
Io non farò mai a te quello che oggi è stato fatto a loro.
Non sacrificherò mai la tua vita per una caccia all’ultimo sangue,
per appagare quella fame assassina che freme sotto i denti dell’essere "umano".
"Umano"....si fa per dire.
Buonanotte Ciccio.
Io ti sto aspettando..
Dietro a quelle sbarre, nel buio della notte, in un luogo a te sconosciuto.
Tra rumori ostili e grida di dolore...
Ma questa mattina mi hai veramente preoccupata.
Non ti sei avvicinato al tuo piatto.
Ti sei nascosto.
E questo non era decisamente da te.
Tu mangi voracemente e poi come in un rito vieni a cercare le mie carezze….
Per questo ho deciso di accompagnarti da Antonio, il tuo dottore, affrontando quei 40 km che ci separano da lui.
So' che odi la macchina.
Me lo hai fatto capire coi miagolii strazianti che hai urlato per tutto il viaggio.
Ma cerca di capire …
non c’è niente di piu importante di avere un medico di fiducia ...
E per tua fortuna qualche anno fa lo abbiamo trovato in Antonio.
Così a metà pomeriggio siamo approdati nel suo ambulatorio.
E ci siamo trovati dinanzi a quella scena straziante che ora si ripete incessante nella mia mente.
Davanti ai nostri occhi giungevano freneticamente camionette e jeep...
Cacciatori vestiti di verde scendevano e scaricavano cani morenti ...
Provenivano tutti da una battuta di caccia al cinghiale, appena terminata.
Nel giro di pochi minuti sono entrati nell’ambulatorio 11 cani.
Tutti della stessa squadra, tutti col ventre squarciato.
Non ero emotivamente preparata a guardare gli occhi di quelle povere bestie.
Ho scelto di osservare invece gli occhi “accorati”, “dispiaciuti”, “preoccupati” dei loro padroni.
Nessun moralismo, nessun manifesto, NON ORA.
Solo una domanda ridondante nella mente.
E' amore questo?
E' amore quello che anima gli occhi tristi e preoccupati di questi uomini vestiti di verde???????????????????
Guardavo loro e guardavo te.
Guardavo loro e riguardavo te.
E in confronto ai corpi dissanguati delle loro povere bestie tu , grasso, felice, col tuo stupido blocco intestinale parevi un re.
Silenzioso, nella tua gabbietta di vimini incuscinata, superiore a tutti, sereno...
.... stridevi come nota stonata nel frastuono di quei latrati che gelavano il sangue.
Avrei voluto fuggire, portarti via con me.
Ma non ho potuto.
Così me ne sono tornata a casa senza di te, sola.
Spero le grida di dolore siano finite.
Non odiarmi per averti lasciato là...
Io so' che tu hai paura ...
Ma stai tranquillo amore mio.
Io non farò mai a te quello che oggi è stato fatto a loro.
Non sacrificherò mai la tua vita per una caccia all’ultimo sangue,
per appagare quella fame assassina che freme sotto i denti dell’essere "umano".
"Umano"....si fa per dire.
Buonanotte Ciccio.
Io ti sto aspettando..
giovedì, dicembre 26, 2002
LIBERTA’
Il tempo fugge. La vita corre frenetica, a ritmo del timer che porto al polso e che guardo spesso con il cuore in gola , con la paura del ritardo, col terrore che non mi lasci nemmeno il tempo di rendermi conto che esisto. Il tempo mi uccide . Lentamente.
Mi inietta in vena quello che i medici chiamano stress, causa di malesseri psicologici e fisici.
E non sò trovare altre soluzioni se non ridurre al minimo le mie esigenze , liofilizzandole fino al punto di farle svanire.
Ma non ora. Per me ora è il tempo della libertà . Per quell’unica libertà che ancora mi resta.
La libertà nel corpo e nella mente. Rigorosamente tra le mura di casa mia.
Stacco il telefono. Vago nullafacente per casa. Col pigiama da ieri sera. Senza trucco e con la stufa accesa. Con un calzino rosso e uno nero.
Guardo E.T. 3 volte consecutive con Lele e leggo ogni genere di porcheria e mangio cioccolatini.
Sfoglio cataloghi di viaggi. Cerco le ricette per fare il tacchinone ripieno per Capodanno.
Non ricordavo fosse così piacevole concedere tanto a sé stessi.
E’ come se il tempo ora si fosse fermato. E l’orologio è solo un vago ricordo .
Chiuso in un cassetto. Mangio alle 14 e vado a letto alle 22 e mi sveglio alle 6 oppure faccio tutto alla rovescia.
Sono libera tra queste mura. Almeno ora. Almeno qui.
E… SCHIAVITU’
E mentre sono stravaccata sul divano a sfogliare riviste arretrate, mi capita in mano Venerdì di Repubblica e getto gli occhi su di un servizio sullo schiavismo.
In India per debiti di poche rupie ci si tramanda la schiavitù di generazione in generazione.
Se sei uno schiavo, non ti rimane altro piacere se non il trombare la notte tua moglie per poi , inevitabilmente, metterla incinta.
E mentre l'embrione di tuo figlio cresce nel grembo della madre, tu sai già in partenza che lui sarà un individuo votato, come lo sei tu, per l'intera esistenza, a essere schiavo (spaccapietre, contadino , minatore etc) per pagare i tuoi debiti o quelli di tuo padre.
Sì perchè tra le altre cose ovviamente sei un analfabeta e dunque non sei nemmeno capace di contare . DEVI quindi necessariamente fidarti di lui, del Dio padrone, che non salda mai il proprio credito esercitando il proprio potere a tempo indefinito.
Libertà e schiavitù.
Prodotti del capitalismo e delle multinazionali??
O forse prodotto dei milioni di egoismi individuali di tutti coloro che, chiusa baracca e burattini coi doveri, chiuso l'orologio nel cassetto,... si rifugiano nei focolari delle proprie case per godere del proprio benessere ignorando tutto ciò che vive, o muore, al di fuori della porta di casa?????????????
Devo essere sincera.
Non mi sento colpevole. Ma complice sì.
Il tempo fugge. La vita corre frenetica, a ritmo del timer che porto al polso e che guardo spesso con il cuore in gola , con la paura del ritardo, col terrore che non mi lasci nemmeno il tempo di rendermi conto che esisto. Il tempo mi uccide . Lentamente.
Mi inietta in vena quello che i medici chiamano stress, causa di malesseri psicologici e fisici.
E non sò trovare altre soluzioni se non ridurre al minimo le mie esigenze , liofilizzandole fino al punto di farle svanire.
Ma non ora. Per me ora è il tempo della libertà . Per quell’unica libertà che ancora mi resta.
La libertà nel corpo e nella mente. Rigorosamente tra le mura di casa mia.
Stacco il telefono. Vago nullafacente per casa. Col pigiama da ieri sera. Senza trucco e con la stufa accesa. Con un calzino rosso e uno nero.
Guardo E.T. 3 volte consecutive con Lele e leggo ogni genere di porcheria e mangio cioccolatini.
Sfoglio cataloghi di viaggi. Cerco le ricette per fare il tacchinone ripieno per Capodanno.
Non ricordavo fosse così piacevole concedere tanto a sé stessi.
E’ come se il tempo ora si fosse fermato. E l’orologio è solo un vago ricordo .
Chiuso in un cassetto. Mangio alle 14 e vado a letto alle 22 e mi sveglio alle 6 oppure faccio tutto alla rovescia.
Sono libera tra queste mura. Almeno ora. Almeno qui.
E… SCHIAVITU’
E mentre sono stravaccata sul divano a sfogliare riviste arretrate, mi capita in mano Venerdì di Repubblica e getto gli occhi su di un servizio sullo schiavismo.
In India per debiti di poche rupie ci si tramanda la schiavitù di generazione in generazione.
Se sei uno schiavo, non ti rimane altro piacere se non il trombare la notte tua moglie per poi , inevitabilmente, metterla incinta.
E mentre l'embrione di tuo figlio cresce nel grembo della madre, tu sai già in partenza che lui sarà un individuo votato, come lo sei tu, per l'intera esistenza, a essere schiavo (spaccapietre, contadino , minatore etc) per pagare i tuoi debiti o quelli di tuo padre.
Sì perchè tra le altre cose ovviamente sei un analfabeta e dunque non sei nemmeno capace di contare . DEVI quindi necessariamente fidarti di lui, del Dio padrone, che non salda mai il proprio credito esercitando il proprio potere a tempo indefinito.
Libertà e schiavitù.
Prodotti del capitalismo e delle multinazionali??
O forse prodotto dei milioni di egoismi individuali di tutti coloro che, chiusa baracca e burattini coi doveri, chiuso l'orologio nel cassetto,... si rifugiano nei focolari delle proprie case per godere del proprio benessere ignorando tutto ciò che vive, o muore, al di fuori della porta di casa?????????????
Devo essere sincera.
Non mi sento colpevole. Ma complice sì.
martedì, dicembre 24, 2002
BUON NATALE
UN SENTITO AUGURIO DI FELICE NATALE A TUTTI I CREDENTI
..MA UN PENSIERO ANCHE PER I MISCREDENTI
SPERANDO CHE QUALUNQUE SIA IL VOSTRO DIO ...FACCIA PIOVERE DAL CIELO TANTI DONI
E POSSA FARVI SEDERE A FIANCO DELLE PERSONE AMATE DAVANTI A UNA TAVOLA IMBANDITA PIENA DI LECCORNIE
AUGURANDOMI CHE QUELLO STESSO , BUONO, MAGNANIMO E SOPRATTUTTO EQUO DIO......POSSA RICORDARE CHE NON ESISTONO BAMBINI DI SERIE 'A' E BAMBINI DI SERIE 'B'.
BUON NATALE A TUTTI QUELLI CHE PRIMA, O DOPO, O MAI SONO CAPITATI QUI...MA CHE STRINGO IN UN UNICO GRANDE ABBRACCIO.
In particolare ....Buon Natale a Michele Marziani, Michele Isman, Michele Milani, Aruotalibera, Ira, Manu, Mimmina, Tulipano, 5am, Kiaro, MenteLunatica, Indue, Ombra, Nessuno, Heartland, Strelnik, Nessuno, Cat, Lo, Giovanni, Frammento, Lakes, Mina, Mu, Cesare, Capitan Nemo, Ru', Marmaid, KerbylazyCorner, Sigfrido, Samuele, MarieMarion, Matteo34bo, Enrico, e a tutti quelli di cui in questo momento non mi viene in mente il nome .
UN SENTITO AUGURIO DI FELICE NATALE A TUTTI I CREDENTI
..MA UN PENSIERO ANCHE PER I MISCREDENTI
SPERANDO CHE QUALUNQUE SIA IL VOSTRO DIO ...FACCIA PIOVERE DAL CIELO TANTI DONI
E POSSA FARVI SEDERE A FIANCO DELLE PERSONE AMATE DAVANTI A UNA TAVOLA IMBANDITA PIENA DI LECCORNIE
AUGURANDOMI CHE QUELLO STESSO , BUONO, MAGNANIMO E SOPRATTUTTO EQUO DIO......POSSA RICORDARE CHE NON ESISTONO BAMBINI DI SERIE 'A' E BAMBINI DI SERIE 'B'.
BUON NATALE A TUTTI QUELLI CHE PRIMA, O DOPO, O MAI SONO CAPITATI QUI...MA CHE STRINGO IN UN UNICO GRANDE ABBRACCIO.
In particolare ....Buon Natale a Michele Marziani, Michele Isman, Michele Milani, Aruotalibera, Ira, Manu, Mimmina, Tulipano, 5am, Kiaro, MenteLunatica, Indue, Ombra, Nessuno, Heartland, Strelnik, Nessuno, Cat, Lo, Giovanni, Frammento, Lakes, Mina, Mu, Cesare, Capitan Nemo, Ru', Marmaid, KerbylazyCorner, Sigfrido, Samuele, MarieMarion, Matteo34bo, Enrico, e a tutti quelli di cui in questo momento non mi viene in mente il nome .
domenica, dicembre 22, 2002
Il piacere del riciclaggio
Ho un pò la mania di pensare che un dono sia un messaggio di amore, di affetto e che questo messaggio si possa dare non attraverso il valore economico, ma attraverso il valore interiore dell'oggetto , attraverso una scelta pensata e accurata dello stesso , o grazie alla creatività impiegata per costruirlo con le proprie mani.
Naturalmente non c'è regalo che io possa gradire più di un oggetto creato col cuore e con le mani di una persona. Ma da chi non fosse dotato di creatività mi basterebbe ricevere un libro da 5 Euro scelto tra i classici in edicola, o un 1 cd masterizzato ...ma sempre e comunque SCELTO accuratamente con amore e soprattutto con PENSIERO per me, per come sono, per chi sono, per come penso e per quelli che sono i miei gusti.
Perchè questo dovrebbe essere il dono: un messaggio di sentimenti. Un messaggio di amore.
Ma non è sempre così. ANZI NON LO E' QUASI MAI!!!
Spesso il dono è solo un dovere. Un obbligo a una certa data. Un impegno noioso e indesiderato che ruba soldi e tempo prezioso ad attività molto più interessanti.
Così la gente arriva in prossimità del Natale trafelata impegnata e con la testa altrove, compra in stock ogni genere di cianfrusaglia (o ricicla le patacche ricevute l'anno precedente??) e le appioppa in ordine sparso a parenti e amici.
Se solo avessi il fegato per riciclarle a mia volta risparmiandomi un po’ di soldi!!!!!!!!!!!!
Ma essendo certa del fatto che il gusto è del tutto personale e dunque potrebbe esistere qualche persona interessata a uno di questi oggetti ...Ho deciso questa mattina di fotografare 4 dei gift best sellers in mio possesso per METTERLI ALL'ASTA QUI, certa che possano riscontrare un successo maggiore di quello che potrebbero avere nella calca e nella concorrenza di Qxl.
ASTA BLOG
Cliccare sopra le immagini per evidenziarne i dettagli
Posacenere rosa , formato big size (27 cm di diametro)
Adatto per famiglia di fumatori molto numerosa .
In prezioso vetro sabbiato rosa.
si sposerebbe molto facilmente con un arredo-sala di colori confetto.
Da notare il punto d’appoggio per la sigaretta accesa di forme sensuali viola.
Angelo di resina completamente dipinto a mano. Da notare tutti i particolari in color oro. Corredato di certificato di garanzia che ne attesta l’autenticità (??). E’ alto circa 30 cm. Starebbe molto bene sopra al televisore. Ma considerando il peso potrebbe anche essere usato come fermaporte. Purtroppo non va d’accordo con gli altri angeli della mia collezione e dunque devo necessariamente liberarmene.
Borsa in rafia completamente fatta a mano, probabilmente tramite sfruttamenti dei bambini indonesiani.
I colori accesi della rafia la rendono indicata a donne che amano distinguersi con particolari eccentrici e di sicuro effetto.
Coppia di gnomi da giardino di cui vi mostro solo il primo perchè il secondo è completamente scandaloso.
Sono interamente dipinti a mano e dentro al cesto che portano sul groppone ci sono ritagli di antiche stoffe pregiate.
Ora stanno in soffitta perché ho paura che portino sfiga ed è questo il motivo per cui sto cercando di liberarmene.
Il prezzo d'asta di partenza degli oggetti proposti è di Euro 1 cadauno .
Potrete togliermi di torno queste schifezze.
Ma (purtroppo) non riuscirete a togliermi i dubbi inquietanti che nel periodo natalizio mi assalgono.
Primo tra tutti: DA QUALI SENTIMENTI è ISPIRATA LA GENTE QUANDO MI COMPRA UN REGALO????
Ho un pò la mania di pensare che un dono sia un messaggio di amore, di affetto e che questo messaggio si possa dare non attraverso il valore economico, ma attraverso il valore interiore dell'oggetto , attraverso una scelta pensata e accurata dello stesso , o grazie alla creatività impiegata per costruirlo con le proprie mani.
Naturalmente non c'è regalo che io possa gradire più di un oggetto creato col cuore e con le mani di una persona. Ma da chi non fosse dotato di creatività mi basterebbe ricevere un libro da 5 Euro scelto tra i classici in edicola, o un 1 cd masterizzato ...ma sempre e comunque SCELTO accuratamente con amore e soprattutto con PENSIERO per me, per come sono, per chi sono, per come penso e per quelli che sono i miei gusti.
Perchè questo dovrebbe essere il dono: un messaggio di sentimenti. Un messaggio di amore.
Ma non è sempre così. ANZI NON LO E' QUASI MAI!!!
Spesso il dono è solo un dovere. Un obbligo a una certa data. Un impegno noioso e indesiderato che ruba soldi e tempo prezioso ad attività molto più interessanti.
Così la gente arriva in prossimità del Natale trafelata impegnata e con la testa altrove, compra in stock ogni genere di cianfrusaglia (o ricicla le patacche ricevute l'anno precedente??) e le appioppa in ordine sparso a parenti e amici.
Se solo avessi il fegato per riciclarle a mia volta risparmiandomi un po’ di soldi!!!!!!!!!!!!
Ma essendo certa del fatto che il gusto è del tutto personale e dunque potrebbe esistere qualche persona interessata a uno di questi oggetti ...Ho deciso questa mattina di fotografare 4 dei gift best sellers in mio possesso per METTERLI ALL'ASTA QUI, certa che possano riscontrare un successo maggiore di quello che potrebbero avere nella calca e nella concorrenza di Qxl.
ASTA BLOG
Cliccare sopra le immagini per evidenziarne i dettagli
Posacenere rosa , formato big size (27 cm di diametro)
Adatto per famiglia di fumatori molto numerosa .
In prezioso vetro sabbiato rosa.
si sposerebbe molto facilmente con un arredo-sala di colori confetto.
Da notare il punto d’appoggio per la sigaretta accesa di forme sensuali viola.
Angelo di resina completamente dipinto a mano. Da notare tutti i particolari in color oro. Corredato di certificato di garanzia che ne attesta l’autenticità (??). E’ alto circa 30 cm. Starebbe molto bene sopra al televisore. Ma considerando il peso potrebbe anche essere usato come fermaporte. Purtroppo non va d’accordo con gli altri angeli della mia collezione e dunque devo necessariamente liberarmene.
Borsa in rafia completamente fatta a mano, probabilmente tramite sfruttamenti dei bambini indonesiani.
I colori accesi della rafia la rendono indicata a donne che amano distinguersi con particolari eccentrici e di sicuro effetto.
Coppia di gnomi da giardino di cui vi mostro solo il primo perchè il secondo è completamente scandaloso.
Sono interamente dipinti a mano e dentro al cesto che portano sul groppone ci sono ritagli di antiche stoffe pregiate.
Ora stanno in soffitta perché ho paura che portino sfiga ed è questo il motivo per cui sto cercando di liberarmene.
Il prezzo d'asta di partenza degli oggetti proposti è di Euro 1 cadauno .
Potrete togliermi di torno queste schifezze.
Ma (purtroppo) non riuscirete a togliermi i dubbi inquietanti che nel periodo natalizio mi assalgono.
Primo tra tutti: DA QUALI SENTIMENTI è ISPIRATA LA GENTE QUANDO MI COMPRA UN REGALO????
Le inevitabili conseguenze della ‘performance’ teatrale di mio marito (vedi subito qui sotto)
Venerdi 20/12-Cena aziendale di Alex, 200 persone (di cui lui conosce solo una cinquantina di persone,gli impiegati , non gli operai).
Tizio: "Ueeee’ (pacca sulla spalla)…grande MAIALE!!!"
Cazio: "Complimenti ..lavori negli uffici vero...come ti chiami pure? ..Sei stato davvero un gran MAIALE!"
Sempronio: "Stupendo MAIALE..ci hai fatti divertire come matti!!!!!"
Sabato 21/12- Alex a fare la spesa in centro al paesino in cui ha sede la scuola materna di Lele.
Gruppetto di sdore (signore) davanti al fruttivendolo : "Ueeee guardate c’è il MAIALE!!!"
Un tizio: "Ehi ciao…ti ho visto alla recita…sei stato davvero un bravo MAIALE!!"
Oggi Alex non aveva voglia di uscire…
Forse comincia a temere la popolarità...
A questo punto mancano solo gli echi di “hrof hrof” al nostro passaggio e poi la saga è al completo.
Venerdi 20/12-Cena aziendale di Alex, 200 persone (di cui lui conosce solo una cinquantina di persone,gli impiegati , non gli operai).
Tizio: "Ueeee’ (pacca sulla spalla)…grande MAIALE!!!"
Cazio: "Complimenti ..lavori negli uffici vero...come ti chiami pure? ..Sei stato davvero un gran MAIALE!"
Sempronio: "Stupendo MAIALE..ci hai fatti divertire come matti!!!!!"
Sabato 21/12- Alex a fare la spesa in centro al paesino in cui ha sede la scuola materna di Lele.
Gruppetto di sdore (signore) davanti al fruttivendolo : "Ueeee guardate c’è il MAIALE!!!"
Un tizio: "Ehi ciao…ti ho visto alla recita…sei stato davvero un bravo MAIALE!!"
Oggi Alex non aveva voglia di uscire…
Forse comincia a temere la popolarità...
A questo punto mancano solo gli echi di “hrof hrof” al nostro passaggio e poi la saga è al completo.
venerdì, dicembre 20, 2002
FESTA DI NATALE
Ore 13.30.
Ho appena chiesto un permesso e sono uscita dal lavoro.
Sono decisamente emozionata.
Le mie colleghe mi hanno appena detto accorate…’prepara il fazzoletto che piangerai’.
Non avevo previsto questa eventualità ma mi attrezzo con un bel po’ di kleenex nella borsa.
Alex già mi aspetta a casa. All’alba ho preparato il borsone fotografico: 2 rullini fotografici, 1macchina reflex con 3 obbiettivi e 1 flash, 1 telecamera e 1 macchina fotografica digitale , 4 pile nuove (la digitale se le fagocita a ritmo esponenziale).
Ok si parte.
Auto n° 1 Io e Alex.Auto n°2 nonna 1 e nonno 1. Auto n°3 nonno 2.
Destinazione: FESTA DI NATALE DEI BIMBI DELLA SCUOLA MATERNA, nel nostro caso specifico: FESTA del nostro LELE.
Non lo nego:le mie aspettative sono esagerate.
Una mia collega dice che la sua bambina , alla sua festa scolastica , reciterà, canterà, mimerà, presenterà….
E insomma parto prevenuta e con grandi sogni di gloria. Sono certa che Lele non sarà da meno.
Giungiamo al teatrino con 30 minuti di anticipo per impossessarci della prima fila. Non ci riusciremo e ci accontenteremo della seconda .
Arriva la presentatrice che esordisce facendo immediatamente crollare ogni mio castello in aria.
“E’ IN ARRIVO IL PAGLIACCIO GIACOMINO CHE VI ALLIETERA’ PER CIRCA 1 ORA E 30 MINUTI”
ARGHH!!!!! ORRRRORE...
Io odio i circhi. Odio i pagliacci. Ma devo arrendermi . Lele si gira in continuazione a guardarmi sorridente e melenso e non posso fuggire!!!
Si alza il sipario.
A caratteri cubitali i 2 numeri di cellulare di Giacomino in veste autopubblicizzante dipinti con vernice a mano su uno scatolone di cartone.
Ma ecco che inizia lo spettacolo
Giacomino studia subito gli spettatori alla ricerca di collaboratori.
Io fingo un improvviso malessere e mi piego fino a sfiorare il pavimento per sparire dalla visuale.
Giacomino studia studia e studia ancora il pubblico a caccia del PIRLA di turno.
E ne trova ben 7.
7 coglioni che dovranno FAR RIDERE (al posto di Giacomino ovviamente che più che ridere fa piangere come del resto tutti i pagliacci) cantando la canzone:
NELLA VECCHIA FATTORIA.
ANZI.
Ciascun pirla dovrà impersonificare un animale che verrà assegnato dallo stesso Giacomino, impietoso selezionatore, giudice e pure improvvisato direttore d’orchestra.
Il pirla n° 1 è proprio MIO PADRE . Cristo. E deve fare il CANE. Giacomino gli chiede di abbaiare.
Mio padre: "BAU BAU" . Giacomino oltre a non saper fare il proprio mestiere si incazza pure “ Non ti ho chiesto di fare il cane da fumetto ma il cane da guardia!” e mio padre allora comincia a impegnarsi davvero, entra nella parte , sgrana gli occhi e intona il ringhio feroce di un pastore tedesco.
Ecco perfetto, viene approvato dall'esigentissimo Gelsomino. No scusate, Giacomino.
Il pirla n° 3 si chiama Claudia ed è una mia amica. Dovrà fare la pecora. Ma è talmente agitata dalla parte assegnatale che ride, ride ,ride , si schiena dalle risate che non riesce proprio a belare. Giacomino dunque la punisce. DOVRA' GIRARSI DI SCHIENA. E canterà dunque ‘in castigo’.
Ma guarda un po chi si vede. Il pirla n° 5 è proprio mio marito. Alex.
Giacomino: "Che animale mai potrà essere questo individuo??"
IL MAIALE. Che altro.
CRISTO.
La cosa rasenta l’incredibile. A raccontarla non ci si crede.
GIACOMINO NEL BUIO DELLA SALA TRA LE 150 PERSONE PRESENTI è RIUSCITO A TROVARE UN CANE E UN MAIALE IN CASA MIA .
Beh mettiamoci pure l’amica CAPRA e siamo a posto. Inquietante.
Non mi resta che prendere in mano la mia macchinetta digitale visto che i miei cameramen han cambiato lavoro e son diventati attori.
Inizia la canzone. Giacomino incita gli animali, rimprovera alla gatta che ‘pare una gatta in calore’ , mentre la pecora continua a ridere e non bela mai, la mucca simula muggiti con eco e con tanto di simulazione mimica di mammelle gonfie di latte (sempre su richiesta di Giacomino). Ma ecco che tocca ad Alex.
Alex mima perfettamente :
-la faccia
-l’espressione
-le zampe di un maiale
MA NON RIESCE A FAR USCIRE ALCUN SUONO DALLA BOCCA. (è timido?)
Un maiale muto insomma.
Ma Giacomino si limita a urlare ‘Ma tu stai facendo il cinghiale..io voglio un maiale!!!’
Insomma finisce questa trashparade dedicata al wwf e Giacomino incita INFINE il pubblico a VOTARE con applausi e grida un vincitore.
Giacomino:"Applausi per il cane??":
SILENZIO DI TOMBA.
Mio padre mi guarda chiedendo telepaticamente aiuto.
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
Inizio a battere le mani e a urlare UEEEEEUEEEEEEEEE simulando grida da stadio. Si ode solo la mia voce.
Raccolgo qualche applauso solidale ma niente di piu.
Il cane viene dunque cacciato malo modo da Giacomino che lo liquida con uno scenografico calcio nel culo affinchè se ne vada velocemente dal palco.
E prosegue con la stessa manesca tecnica fino ad arrivare al turno di Alex.
Giacomino : "Applausi per il maiale??"
SILENZIO DI TOMBA.
Alex mi guarda dicendomi telepaticamente COSACAZZOSTOFACENDOQUISEDUTO?!?!?!!?!?!?
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
inizio a battere le mani e a urlare UEEEEUEEEEEUEUEE simulando di nuovo grida da stadio.
Nessun applauso stavolta
.
Vince la TACCHINA infatti.
Coda tra le gambe , calci e lividi nel culo, il mio CANE e il mio MAIALE se ne tornano al loro posto .
Perché finalmente è l’ora dei bambini.
Entrano i 60 bimbi tutti vestiti da angioletti. Pare ci debbano cantare 3 canzoni, 1 per ogni classe. Wow, finalmente anche io potrò consolarmi col mio 'bambino prodigio".
Partono le basi cantate dallo zecchino d’oro.
Tocca alla classe C: 5 bambini su 20 cantano, gli altri ridono o piangono .
Tocca alla classe B, quella di Lele. Canta un solo bambino a voce bassa e per fortuna c’è la base musicale cantata dallo zecchino d’oro a fare folklore.
Lele manco si accorge di essere al centro dell’attenzione. E’ troppo impegnato a picchiare la Lucrezia, bellissima bambina trecciuta che sta al suo fianco. E la mena di santa ragione. Entra in scena pure Federico che prende le difese di Lucrezia e la salva dal possibile infanticidio. Interviene quindi una maestra per dividerli mentre, tutti composti, gli altri 17 bambini fingono di cantare.
Ma nel frattempo è già finita la canzone.
Tocca ai bambini della classe A, quelli piu piccoli. Non canta proprio nessuno. Anzi si mettono a girare per il palco a gattoni e a tirare pugni a destra e a manca mentre il disco dello zecchino d'oro assume le loro veci.
Finisce dunque il fallimentare esperimento canoro.
MA ATTENZIONE! E’ IN ARRIVO BABBO NATALE CON I DONI PER OGNI BAMBINO!!!
Viene data una lista scritta al computer con i nomi dei bimbi che Babbo Natale dovrà chiamare , 1 alla volta , per consegnare il regalo.
Ma c’è qualche problema.
Babbo Natale legge 2 nomi si e 1 no. Diciamoci pure la verità. BABBO NATALE è ANALFABETA.
Ha bisogno di un’assistente che lo aiuti a leggere quei caratteri cubitali che dalla seconda fila del pubblico riesco a leggere pure io che sono cieca come una talpa.
Sono le 17 e la festa è finita.
Me ne torno -finalmente- a casa con tutte le certezze che ho acquisito in questa illuminante giornata.
Ora infatti sò che:
-Lele non sarà mai un attore, nè un poeta, nè un cantante.
-Lele ha ottime probabilità di divenire un lottatore di sumo
-Mio padre se si stufa di fare il giardiniere a casa mia potrebbe divenire un ottimo CANE da guardia
-Alex se si impegnasse ad alzare il volume della sua voce sarebbe un perfetto MAIALE.
Cala il sipario su questa pietosa giornata .
Ci si rivede tra un anno.
F O R S E.
Ore 13.30.
Ho appena chiesto un permesso e sono uscita dal lavoro.
Sono decisamente emozionata.
Le mie colleghe mi hanno appena detto accorate…’prepara il fazzoletto che piangerai’.
Non avevo previsto questa eventualità ma mi attrezzo con un bel po’ di kleenex nella borsa.
Alex già mi aspetta a casa. All’alba ho preparato il borsone fotografico: 2 rullini fotografici, 1macchina reflex con 3 obbiettivi e 1 flash, 1 telecamera e 1 macchina fotografica digitale , 4 pile nuove (la digitale se le fagocita a ritmo esponenziale).
Ok si parte.
Auto n° 1 Io e Alex.Auto n°2 nonna 1 e nonno 1. Auto n°3 nonno 2.
Destinazione: FESTA DI NATALE DEI BIMBI DELLA SCUOLA MATERNA, nel nostro caso specifico: FESTA del nostro LELE.
Non lo nego:le mie aspettative sono esagerate.
Una mia collega dice che la sua bambina , alla sua festa scolastica , reciterà, canterà, mimerà, presenterà….
E insomma parto prevenuta e con grandi sogni di gloria. Sono certa che Lele non sarà da meno.
Giungiamo al teatrino con 30 minuti di anticipo per impossessarci della prima fila. Non ci riusciremo e ci accontenteremo della seconda .
Arriva la presentatrice che esordisce facendo immediatamente crollare ogni mio castello in aria.
“E’ IN ARRIVO IL PAGLIACCIO GIACOMINO CHE VI ALLIETERA’ PER CIRCA 1 ORA E 30 MINUTI”
ARGHH!!!!! ORRRRORE...
Io odio i circhi. Odio i pagliacci. Ma devo arrendermi . Lele si gira in continuazione a guardarmi sorridente e melenso e non posso fuggire!!!
Si alza il sipario.
A caratteri cubitali i 2 numeri di cellulare di Giacomino in veste autopubblicizzante dipinti con vernice a mano su uno scatolone di cartone.
Ma ecco che inizia lo spettacolo
Giacomino studia subito gli spettatori alla ricerca di collaboratori.
Io fingo un improvviso malessere e mi piego fino a sfiorare il pavimento per sparire dalla visuale.
Giacomino studia studia e studia ancora il pubblico a caccia del PIRLA di turno.
E ne trova ben 7.
7 coglioni che dovranno FAR RIDERE (al posto di Giacomino ovviamente che più che ridere fa piangere come del resto tutti i pagliacci) cantando la canzone:
NELLA VECCHIA FATTORIA.
ANZI.
Ciascun pirla dovrà impersonificare un animale che verrà assegnato dallo stesso Giacomino, impietoso selezionatore, giudice e pure improvvisato direttore d’orchestra.
Il pirla n° 1 è proprio MIO PADRE . Cristo. E deve fare il CANE. Giacomino gli chiede di abbaiare.
Mio padre: "BAU BAU" . Giacomino oltre a non saper fare il proprio mestiere si incazza pure “ Non ti ho chiesto di fare il cane da fumetto ma il cane da guardia!” e mio padre allora comincia a impegnarsi davvero, entra nella parte , sgrana gli occhi e intona il ringhio feroce di un pastore tedesco.
Ecco perfetto, viene approvato dall'esigentissimo Gelsomino. No scusate, Giacomino.
Il pirla n° 3 si chiama Claudia ed è una mia amica. Dovrà fare la pecora. Ma è talmente agitata dalla parte assegnatale che ride, ride ,ride , si schiena dalle risate che non riesce proprio a belare. Giacomino dunque la punisce. DOVRA' GIRARSI DI SCHIENA. E canterà dunque ‘in castigo’.
Ma guarda un po chi si vede. Il pirla n° 5 è proprio mio marito. Alex.
Giacomino: "Che animale mai potrà essere questo individuo??"
IL MAIALE. Che altro.
CRISTO.
La cosa rasenta l’incredibile. A raccontarla non ci si crede.
GIACOMINO NEL BUIO DELLA SALA TRA LE 150 PERSONE PRESENTI è RIUSCITO A TROVARE UN CANE E UN MAIALE IN CASA MIA .
Beh mettiamoci pure l’amica CAPRA e siamo a posto. Inquietante.
Non mi resta che prendere in mano la mia macchinetta digitale visto che i miei cameramen han cambiato lavoro e son diventati attori.
Inizia la canzone. Giacomino incita gli animali, rimprovera alla gatta che ‘pare una gatta in calore’ , mentre la pecora continua a ridere e non bela mai, la mucca simula muggiti con eco e con tanto di simulazione mimica di mammelle gonfie di latte (sempre su richiesta di Giacomino). Ma ecco che tocca ad Alex.
Alex mima perfettamente :
-la faccia
-l’espressione
-le zampe di un maiale
MA NON RIESCE A FAR USCIRE ALCUN SUONO DALLA BOCCA. (è timido?)
Un maiale muto insomma.
Ma Giacomino si limita a urlare ‘Ma tu stai facendo il cinghiale..io voglio un maiale!!!’
Insomma finisce questa trashparade dedicata al wwf e Giacomino incita INFINE il pubblico a VOTARE con applausi e grida un vincitore.
Giacomino:"Applausi per il cane??":
SILENZIO DI TOMBA.
Mio padre mi guarda chiedendo telepaticamente aiuto.
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
Inizio a battere le mani e a urlare UEEEEEUEEEEEEEEE simulando grida da stadio. Si ode solo la mia voce.
Raccolgo qualche applauso solidale ma niente di piu.
Il cane viene dunque cacciato malo modo da Giacomino che lo liquida con uno scenografico calcio nel culo affinchè se ne vada velocemente dal palco.
E prosegue con la stessa manesca tecnica fino ad arrivare al turno di Alex.
Giacomino : "Applausi per il maiale??"
SILENZIO DI TOMBA.
Alex mi guarda dicendomi telepaticamente COSACAZZOSTOFACENDOQUISEDUTO?!?!?!!?!?!?
(conto 1-2-3, silenzio di tomba)
inizio a battere le mani e a urlare UEEEEUEEEEEUEUEE simulando di nuovo grida da stadio.
Nessun applauso stavolta
.
Vince la TACCHINA infatti.
Coda tra le gambe , calci e lividi nel culo, il mio CANE e il mio MAIALE se ne tornano al loro posto .
Perché finalmente è l’ora dei bambini.
Entrano i 60 bimbi tutti vestiti da angioletti. Pare ci debbano cantare 3 canzoni, 1 per ogni classe. Wow, finalmente anche io potrò consolarmi col mio 'bambino prodigio".
Partono le basi cantate dallo zecchino d’oro.
Tocca alla classe C: 5 bambini su 20 cantano, gli altri ridono o piangono .
Tocca alla classe B, quella di Lele. Canta un solo bambino a voce bassa e per fortuna c’è la base musicale cantata dallo zecchino d’oro a fare folklore.
Lele manco si accorge di essere al centro dell’attenzione. E’ troppo impegnato a picchiare la Lucrezia, bellissima bambina trecciuta che sta al suo fianco. E la mena di santa ragione. Entra in scena pure Federico che prende le difese di Lucrezia e la salva dal possibile infanticidio. Interviene quindi una maestra per dividerli mentre, tutti composti, gli altri 17 bambini fingono di cantare.
Ma nel frattempo è già finita la canzone.
Tocca ai bambini della classe A, quelli piu piccoli. Non canta proprio nessuno. Anzi si mettono a girare per il palco a gattoni e a tirare pugni a destra e a manca mentre il disco dello zecchino d'oro assume le loro veci.
Finisce dunque il fallimentare esperimento canoro.
MA ATTENZIONE! E’ IN ARRIVO BABBO NATALE CON I DONI PER OGNI BAMBINO!!!
Viene data una lista scritta al computer con i nomi dei bimbi che Babbo Natale dovrà chiamare , 1 alla volta , per consegnare il regalo.
Ma c’è qualche problema.
Babbo Natale legge 2 nomi si e 1 no. Diciamoci pure la verità. BABBO NATALE è ANALFABETA.
Ha bisogno di un’assistente che lo aiuti a leggere quei caratteri cubitali che dalla seconda fila del pubblico riesco a leggere pure io che sono cieca come una talpa.
Sono le 17 e la festa è finita.
Me ne torno -finalmente- a casa con tutte le certezze che ho acquisito in questa illuminante giornata.
Ora infatti sò che:
-Lele non sarà mai un attore, nè un poeta, nè un cantante.
-Lele ha ottime probabilità di divenire un lottatore di sumo
-Mio padre se si stufa di fare il giardiniere a casa mia potrebbe divenire un ottimo CANE da guardia
-Alex se si impegnasse ad alzare il volume della sua voce sarebbe un perfetto MAIALE.
Cala il sipario su questa pietosa giornata .
Ci si rivede tra un anno.
F O R S E.
martedì, dicembre 17, 2002
BAMBOLA DAI CAPELLI LUNGHI
Da bambina sognavo di fare o la cantante o la parrucchiera. Questi erano i mestieri che tutte le bambine sognavano di fare allora. Ora i tempi sono cambiati, e le bambine sognano tutte di diventare fotomodelle . Ma a quei tempi le cose erano diverse. Le aspirazioni erano molto più terra terra. Io avevo 7 anni e non avevo MAI avuto una bambola . I miei genitori erano operai, grandi risparmiatori e i miei giocattoli erano , di norma, cose di seconda mano passatemi dai cugini. Fu per questo motivo che chiesi a Babbo Natale di portarmi una bambola. Sognavo di poterla pettinare, di poterle lavare i capelli, di metterle i bigodini e farle la messa in piega che ogni domenica mamma si faceva da sola in casa con il casco di seconda mano (un tabernacolo di spropositate dimensioni che occupava metà della sua camera da letto)
Mi svegliai all’alba della mattina di natale del 1977.. emozionata e agitata. In salotto l’albero di natale , sempre di seconda mano, coi rami bianchi e ornato di soli nastri fucsia -un vero orrore- mi aspettava. Ai suoi piedi una grande scatola. "Marianna" , nome di battesimo coniato per LEI, mi aspettava. Il phon, i bigodini e il pettine erano già pronti sul comodino. Si, stava per materializzarsi il sogno della mia vita: una bambola splendida , dai capelli biondi lunghi e lucenti........
Ma quale orrore …strappare con foga la carta da regalo per trovarsi davanti quella faccia oscena ornata di 4 peli neri che pareva un trans.
Il Mio Babbo Natale infatti , sempre attento a salvaguardare l’economia di casa, era riuscito a scovare da qualche parte l’unica bambola al mondo con capelli neri , radi, corti e ricci : praticamente impettinabili.
Piansi come non avevo mai pianto prima.Il più triste natale della mia vita. Esperienza che segnò indelebilmente la mia vita.
Non diventai mai una parrucchiera.
Da bambina sognavo di fare o la cantante o la parrucchiera. Questi erano i mestieri che tutte le bambine sognavano di fare allora. Ora i tempi sono cambiati, e le bambine sognano tutte di diventare fotomodelle . Ma a quei tempi le cose erano diverse. Le aspirazioni erano molto più terra terra. Io avevo 7 anni e non avevo MAI avuto una bambola . I miei genitori erano operai, grandi risparmiatori e i miei giocattoli erano , di norma, cose di seconda mano passatemi dai cugini. Fu per questo motivo che chiesi a Babbo Natale di portarmi una bambola. Sognavo di poterla pettinare, di poterle lavare i capelli, di metterle i bigodini e farle la messa in piega che ogni domenica mamma si faceva da sola in casa con il casco di seconda mano (un tabernacolo di spropositate dimensioni che occupava metà della sua camera da letto)
Mi svegliai all’alba della mattina di natale del 1977.. emozionata e agitata. In salotto l’albero di natale , sempre di seconda mano, coi rami bianchi e ornato di soli nastri fucsia -un vero orrore- mi aspettava. Ai suoi piedi una grande scatola. "Marianna" , nome di battesimo coniato per LEI, mi aspettava. Il phon, i bigodini e il pettine erano già pronti sul comodino. Si, stava per materializzarsi il sogno della mia vita: una bambola splendida , dai capelli biondi lunghi e lucenti........
Ma quale orrore …strappare con foga la carta da regalo per trovarsi davanti quella faccia oscena ornata di 4 peli neri che pareva un trans.
Il Mio Babbo Natale infatti , sempre attento a salvaguardare l’economia di casa, era riuscito a scovare da qualche parte l’unica bambola al mondo con capelli neri , radi, corti e ricci : praticamente impettinabili.
Piansi come non avevo mai pianto prima.Il più triste natale della mia vita. Esperienza che segnò indelebilmente la mia vita.
Non diventai mai una parrucchiera.
lunedì, dicembre 16, 2002
Il pianista di Roman Polanski
Una storia vera. In un film di poche parole e di tante immagini.
Vissute, toccate dal protagonista, Wladyslaw Szpilmanm musicista ebreo polacco, che nell'arco di 6 anni si trova a sprofondare da una vita piccolo borghese a una vita di orrori, di fuga,di paura, di lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Non c'è alcun pietismo nella narrazione, non c'è giudizio verso le barbarie naziste.
Solo pura narrazione degli orrori quotidiani della guerra sulla pelle di Szpilman, attraverso lo srotolarsi delle immagini dinanzi i suoi occhi, attraverso un viaggio introspettivo nelle emozioni, nelle paure , nelle sofferenze di un uomo che vede ogni genere di orrore umano perpetrarsi senza pietà, su uomini, donne e bambini. Un uomo tenuto in vita solo dal ricordo di quella musica che non può suonare .
Szpilman , protetto dalla resistenza e nascosto in un appartamento , vive con la sola compagnia di un pianoforte. Che può suonare solo col pensiero, con l'immaginazione, muovendo le dita nell'aria e ascoltando la melodia nella mente.
Solo quando un ufficiale nazista lo scoprirà e gli chiederà di suonare, finalmente Szpilman poserà dopo anni le sue mani sul pianoforte. Ed è struggente ascoltare finalmente le note di Chopin che si slegano ,dapprima lentamente, nelle mani ormai arrugginite del pianista ormai ridotto a sole ossa dalla fame, per poi correre sempre piu freneticamente conducendoti nel vortice di sentimenti di Szpilman , che trasforma in musica tutta la sua rabbia, dolore e impotenza dinanzi all'atroce scempio di dignità umana che nessuno avrebbe mai immaginato di dover assistere.
Szpilman si salverà , protetto dal silenzio dell’ufficiale nazista. Che invece morirà qualche anno dopo in un campo di prigionia russo. Perchè gli orrori non hanno mai fine , nè da una parte nè dall'altra.
Sarebbe in un certo senso consolatorio uscire dalla sala cinematografica tirando un sospiro di sollievo, commentando a voce alta
:" fiuui...per fortuna che è tutto finito, che abbiamo superato quell'era buia di sentimenti " .
No. Non c'è questa magra consolazione.
Gli orrori, gli stermini si spostano sulla faccia della terra, seguendo tracciati casuali o non che, a turno, percorrono ogni continente della terra.
…Germania, Polonia,Croazia, Congo,Cambogia, Croazia,Palestina,Afghanistan,Vietnam,Iraq….
....domani dove ?
Una storia vera. In un film di poche parole e di tante immagini.
Vissute, toccate dal protagonista, Wladyslaw Szpilmanm musicista ebreo polacco, che nell'arco di 6 anni si trova a sprofondare da una vita piccolo borghese a una vita di orrori, di fuga,di paura, di lotta quotidiana per la sopravvivenza.
Non c'è alcun pietismo nella narrazione, non c'è giudizio verso le barbarie naziste.
Solo pura narrazione degli orrori quotidiani della guerra sulla pelle di Szpilman, attraverso lo srotolarsi delle immagini dinanzi i suoi occhi, attraverso un viaggio introspettivo nelle emozioni, nelle paure , nelle sofferenze di un uomo che vede ogni genere di orrore umano perpetrarsi senza pietà, su uomini, donne e bambini. Un uomo tenuto in vita solo dal ricordo di quella musica che non può suonare .
Szpilman , protetto dalla resistenza e nascosto in un appartamento , vive con la sola compagnia di un pianoforte. Che può suonare solo col pensiero, con l'immaginazione, muovendo le dita nell'aria e ascoltando la melodia nella mente.
Solo quando un ufficiale nazista lo scoprirà e gli chiederà di suonare, finalmente Szpilman poserà dopo anni le sue mani sul pianoforte. Ed è struggente ascoltare finalmente le note di Chopin che si slegano ,dapprima lentamente, nelle mani ormai arrugginite del pianista ormai ridotto a sole ossa dalla fame, per poi correre sempre piu freneticamente conducendoti nel vortice di sentimenti di Szpilman , che trasforma in musica tutta la sua rabbia, dolore e impotenza dinanzi all'atroce scempio di dignità umana che nessuno avrebbe mai immaginato di dover assistere.
Szpilman si salverà , protetto dal silenzio dell’ufficiale nazista. Che invece morirà qualche anno dopo in un campo di prigionia russo. Perchè gli orrori non hanno mai fine , nè da una parte nè dall'altra.
Sarebbe in un certo senso consolatorio uscire dalla sala cinematografica tirando un sospiro di sollievo, commentando a voce alta
:" fiuui...per fortuna che è tutto finito, che abbiamo superato quell'era buia di sentimenti " .
No. Non c'è questa magra consolazione.
Gli orrori, gli stermini si spostano sulla faccia della terra, seguendo tracciati casuali o non che, a turno, percorrono ogni continente della terra.
…Germania, Polonia,Croazia, Congo,Cambogia, Croazia,Palestina,Afghanistan,Vietnam,Iraq….
....domani dove ?
domenica, dicembre 15, 2002
ALBERO DI NATALE
Ore 5.35
Lele:Mamma ti svegli!!! Facciamo l'albelooooooooo!!! ME lo avevi plomesso!!!!!!!!!!!!!!!!
Io: grunf hrr gnne...ti prego fammi dormire un altro poooo
Lele inizia a piangere. Solito risveglio traumatico. In casa non comando più io. Le redini sono da 3 anni passate in mano al nuovo despota, Herr Lele. Un pò troppo fascista per i miei gusti. Ok vince lui. Come sempre. Vado nel sottotetto. Cazzo sono le 5.55 del mattino. E' un freddo bestio là sotto. Ok tiro fuori tutto l'ambaradan natalizio. Lele fa la spola dal sottotetto al salotto . Fa ridere ...quei pacchi che trasporta sono più grandi di lui e davvero....da solo non ce la può fare ! Ci manca solo che mi caschi dalle scale e siamo a posto. Ok si parte. Cominciamo a montare i rami, dai più grandi in basso ai più piccoli in alto. Lele ovviamente me li passa al contrario. Ma è così dolce fare l'albero con lui...Mettiamo su le luci. Poi le palline. E infine le palline dorate di cioccolata che ha portato il nonno ieri sera. Albero completato.Tutto rosso e dorato. Perfetto.
Ore 12.30.
Arriva Alex ."Toh mi pare un pò vuoto l'albero quest'anno!!". Cavoli ...anche a me pare un pò più vuoto....ma che è successo????????????
L-E P-A-L-L-I-N-E D-I C-I-O-C-C-O-L-A-T-A !!!?!?!?!?!?!!?!?!?!?!?!?!!?!?!
SCOMPARSE.
Leeeleeeeeeeeeeeeeeeeee dove seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????????????????????????????????????
Lele: ..q.q.u.i...mmmammmina...non ti allabbialedai...
Come posso arrabbiarmi. Sto bimbetto è uguale sputato a me. Fa le stesse cose che faccio io.
Compro tavolette di cioccolata da 1 etto e le faccio fuori in 5 minuti.
Di nascosto mangio pure la cioccolata che regalano a lui i nonni....
Sono tentata dal fargli una solenne cazziata...ma no, non posso decisamente essere un bravo genitore predicando bene e razzolando male.
E una volta tanto scelgo di stare zitta.
Ore 5.35
Lele:Mamma ti svegli!!! Facciamo l'albelooooooooo!!! ME lo avevi plomesso!!!!!!!!!!!!!!!!
Io: grunf hrr gnne...ti prego fammi dormire un altro poooo
Lele inizia a piangere. Solito risveglio traumatico. In casa non comando più io. Le redini sono da 3 anni passate in mano al nuovo despota, Herr Lele. Un pò troppo fascista per i miei gusti. Ok vince lui. Come sempre. Vado nel sottotetto. Cazzo sono le 5.55 del mattino. E' un freddo bestio là sotto. Ok tiro fuori tutto l'ambaradan natalizio. Lele fa la spola dal sottotetto al salotto . Fa ridere ...quei pacchi che trasporta sono più grandi di lui e davvero....da solo non ce la può fare ! Ci manca solo che mi caschi dalle scale e siamo a posto. Ok si parte. Cominciamo a montare i rami, dai più grandi in basso ai più piccoli in alto. Lele ovviamente me li passa al contrario. Ma è così dolce fare l'albero con lui...Mettiamo su le luci. Poi le palline. E infine le palline dorate di cioccolata che ha portato il nonno ieri sera. Albero completato.Tutto rosso e dorato. Perfetto.
Ore 12.30.
Arriva Alex ."Toh mi pare un pò vuoto l'albero quest'anno!!". Cavoli ...anche a me pare un pò più vuoto....ma che è successo????????????
L-E P-A-L-L-I-N-E D-I C-I-O-C-C-O-L-A-T-A !!!?!?!?!?!?!!?!?!?!?!?!?!!?!?!
SCOMPARSE.
Leeeleeeeeeeeeeeeeeeeee dove seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii????????????????????????????????????
Lele: ..q.q.u.i...mmmammmina...non ti allabbialedai...
Come posso arrabbiarmi. Sto bimbetto è uguale sputato a me. Fa le stesse cose che faccio io.
Compro tavolette di cioccolata da 1 etto e le faccio fuori in 5 minuti.
Di nascosto mangio pure la cioccolata che regalano a lui i nonni....
Sono tentata dal fargli una solenne cazziata...ma no, non posso decisamente essere un bravo genitore predicando bene e razzolando male.
E una volta tanto scelgo di stare zitta.
venerdì, dicembre 13, 2002
Oggi il mio ufficio pareva un OSPEDALE. L'aldirivieni è stato pressochè continuo. Argomento del giorno:
LA CENA DI NATALE
COLLEGA N°1- Allora che si fa per natale, organizziam qualcosa?
COLLEGA N°2- Okok io sono libero però SOLO lunedì e mercoledì.
COLLEGA N°3- Si basta che lo organizzate di venerdì cosi si dorme il giorno dopo
COLLEGA N°4- Basta che si vada a mangiare dalla Maria perchè è a 2 min e mezzo da casa mia.
COLLEGA N°5- io non vengo perchè ho cose piu importanti da fare (ma dirò a tutti che vengo e mancherò all'ultimo momento)
COLLEGA N°6- No no io non vengo. Se facciamo una cosa tra di NOI SOLE va bene, sennò a me X e Y mi stan sul cazzo e mi rovinerei la serata
COLLEGA N°7- NON CI PENSO NEANCHE MINIMAMENTE A VENIRE.
COLLEGA N°3- Bisogna che troviamo un modo per fare la cena di nascosto da w E j
COLLEGA N°6- Allora fate come volete, organizzate poi io alla fine decido se venire o no.
IO: MI AVETE ROTTO tutti IL CAZZO. ORGANIZZATEVELA VOI LA CENA.
COLLEGA N°10: ma noo..ma come...ANCHE TU TI CI METTI A ROMPERE LE PALLE??????
Neanche a studiarci sopra mezza giornata riuscirei a trovare una formula magica per mettere assieme questi individui.
Oggi il mio ufficio pareva davvero un OSPEDALE.
PSICHIATRICO.
LA CENA DI NATALE
COLLEGA N°1- Allora che si fa per natale, organizziam qualcosa?
COLLEGA N°2- Okok io sono libero però SOLO lunedì e mercoledì.
COLLEGA N°3- Si basta che lo organizzate di venerdì cosi si dorme il giorno dopo
COLLEGA N°4- Basta che si vada a mangiare dalla Maria perchè è a 2 min e mezzo da casa mia.
COLLEGA N°5- io non vengo perchè ho cose piu importanti da fare (ma dirò a tutti che vengo e mancherò all'ultimo momento)
COLLEGA N°6- No no io non vengo. Se facciamo una cosa tra di NOI SOLE va bene, sennò a me X e Y mi stan sul cazzo e mi rovinerei la serata
COLLEGA N°7- NON CI PENSO NEANCHE MINIMAMENTE A VENIRE.
COLLEGA N°3- Bisogna che troviamo un modo per fare la cena di nascosto da w E j
COLLEGA N°6- Allora fate come volete, organizzate poi io alla fine decido se venire o no.
IO: MI AVETE ROTTO tutti IL CAZZO. ORGANIZZATEVELA VOI LA CENA.
COLLEGA N°10: ma noo..ma come...ANCHE TU TI CI METTI A ROMPERE LE PALLE??????
Neanche a studiarci sopra mezza giornata riuscirei a trovare una formula magica per mettere assieme questi individui.
Oggi il mio ufficio pareva davvero un OSPEDALE.
PSICHIATRICO.
giovedì, dicembre 12, 2002
CiccioCiccio con patate
Cicciociccio è il mio gatto. Gatto anomalo, come il resto della famiglia . Inutile insegnargli a indossare il ruolo da gatto. PERCHE TANTO LUI CREDE DI ESSERE UN UOMO! Pertanto non si siede come un gatto . No! Lui si mette seduto proprio come ci sediamo noi, con le zampe posteriori in avanti (vedi foto). Lo fa addirittura quando sto sul computer. Si siede sopra di me e appoggia le zampette anteriori sulla scrivania mentre io scrivo.
Perchè si chiama CiccioCiccio? Semplice. Perchè è grassissimo. Non bastava "Ciccio"?? No. CiccioCiccio , per ribadire il concetto.L'unico gatto che è riuscito a mangiarmi mezza crostata di albicocche lasciata inavvertitamente sul tavolo e uno sformato di spinaci intero. Spesso in casa scherzando ci chiediamo quando sarà pronto per essere infilato in forno. E Lele, che adora cucinare e dice che da grande farà il 'Coco', ieri sera ha dettato ad Alex (anche istigato da quest'ultimo, lo ammetto) la seguente ricetta:
CiccioCiccio con patate
Ingledienti: un gatto glasso pachidelma balenottelo-6 patate-3 polli-un pò di pane-sale -olio -aceto-il peppeloncino no pelchè piccica-losmalino-fioli di giucca-uova
Plendele il gatto, metterlo sul fuoco pel togliele i peli che poi li togliamo. Mettele il sale sopla ciccio e losolarlo in padella. Se miagola bisogna dirgli che deve stale zitto se no lo facciamo allosto (arrosto). Coplile in gatto col copelchio , aggiungele il vino e i polli tlitati. Ma bisogna stale attenti che Ciccio non mangi i polli se no si fa senza Pelò dopo possiamo mangiale la pancia di Ciccio e tilale fuoli i polli senza peli.
Poi ci si stupisce quando si legge sul giornale che hanno trovato un gatto in lavatrice...
Cicciociccio è il mio gatto. Gatto anomalo, come il resto della famiglia . Inutile insegnargli a indossare il ruolo da gatto. PERCHE TANTO LUI CREDE DI ESSERE UN UOMO! Pertanto non si siede come un gatto . No! Lui si mette seduto proprio come ci sediamo noi, con le zampe posteriori in avanti (vedi foto). Lo fa addirittura quando sto sul computer. Si siede sopra di me e appoggia le zampette anteriori sulla scrivania mentre io scrivo.
Perchè si chiama CiccioCiccio? Semplice. Perchè è grassissimo. Non bastava "Ciccio"?? No. CiccioCiccio , per ribadire il concetto.L'unico gatto che è riuscito a mangiarmi mezza crostata di albicocche lasciata inavvertitamente sul tavolo e uno sformato di spinaci intero. Spesso in casa scherzando ci chiediamo quando sarà pronto per essere infilato in forno. E Lele, che adora cucinare e dice che da grande farà il 'Coco', ieri sera ha dettato ad Alex (anche istigato da quest'ultimo, lo ammetto) la seguente ricetta:
CiccioCiccio con patate
Ingledienti: un gatto glasso pachidelma balenottelo-6 patate-3 polli-un pò di pane-sale -olio -aceto-il peppeloncino no pelchè piccica-losmalino-fioli di giucca-uova
Plendele il gatto, metterlo sul fuoco pel togliele i peli che poi li togliamo. Mettele il sale sopla ciccio e losolarlo in padella. Se miagola bisogna dirgli che deve stale zitto se no lo facciamo allosto (arrosto). Coplile in gatto col copelchio , aggiungele il vino e i polli tlitati. Ma bisogna stale attenti che Ciccio non mangi i polli se no si fa senza Pelò dopo possiamo mangiale la pancia di Ciccio e tilale fuoli i polli senza peli.
Poi ci si stupisce quando si legge sul giornale che hanno trovato un gatto in lavatrice...
Pettegolezzi??? Personalmente penso che possano fare molto male. Quello che vi racconto è accaduto a me.
DRIIN. DRIIN.
"Pronto?Dovete sapere che Aglaja si scopa mio marito, ho 2 figli e lei è una puttana rovinafamiglie!!
1992. Mi sono trasferita da pochi mesi in provincia. Ho da poco cominciato il nuovo lavoro.
Non senza difficoltà: la provincia oltre che retrograda è pure spietata verso tutto ciò che le è estraneo .
Perchè non accoglie. Respinge. Non conosco nessuno al lavoro. E non conosco 'NESSUNO' al di fuori . Le amiche che frequento sono tutte di Bologna, e sono sempre le stesse. Poche ma buone. L'unica persona con cui stringo un rapporto di amicizia è un collega, debole e triste, che soffre per la solitudine e le disgrazie che sono cadute sulla sua famiglia. Come una chioccia io lo accolgo sotto la mia ala protettrice. Lo invito a uscire con la mia compagnia in città, cosicchè lui possa conoscere persone nuove. Lui si innamora di S. non corrisposto. Poi si innamora di L. non corrisposto. E infine, in ultimis si innamora di me, ovviamente, non corrisposto. Ma , fortuna delle fortune, in concomitanza si innamora di lui una ragazza molto carina che lavora nel nostro stesso posto di lavoro. Lui ci si fidanza. Ma (sfortuna!) continua a pensare a me. E ovviamente la sua nuova fidanzata comincia a odiarmi. Passa poco tempo e in azienda cominciano ad arrivare numerose telefonate anonime di una 'misteriosa' donna alla quale io stò, pare, portando via il marito. Ovviamente questa donna non vuole parlare con me, ma SOLO con le mie colleghe o con i capi per raccontare quanto io sia zoccola. Dulcis in fundo arriva personalmente il fioraio in azienda con un mazzo di fiori accompagnati da una lettera con su scritto:
" Ciao bella culona ...piaciuto lo scherzo? E questo è niente..il resto lo vedraii!!!".
Frase molto inverosimile e idiota per chi vuole far credere in un reale adulterio. Ma la gente vede i fatti, giudica i fatti. Non si mette a fare l'analisi logica di una frase che stona con il contesto generale.E io ero poco piu di una bambina . Ci tenevo davvero tanto alla mia reputazione. Ricordo solo che io piansi e piansi davvero tanto.......
Che cazzo di reputazione mi stavo facendo in un posto di lavoro nuovo dove nessuno mi conosceva ?!?!?!?!??!??
Ruppi i rapporti col mio amico/collega (anche se sono fermamente convinta che lui personalmente non centri proprio nulla nella storia ) . Probabilmente mi creai la fama di zoccola. Seppi poi dalla mia capa che era anche stata trovata una lettera , messa a mano, dentro alla mia azienda, lettera in cui le si chiedeva 'di licenziarmi perchè ero una poco di buono". Ah..bene, stupendo.....
Fortunatamente poi il tempo cancella le cose e i ricordi. Lavori, ed è il tuo operato che parla di te.O chissà che altro.
Ma non dimentichiamo un particolare. Che io non sono solo una macchina da lavoro.
Sono prima di tutto un essere umano.
Mi chiedo se qualcuno sappia cosa sia la mia anima , il mio essere, il mio cuore.
Che ne è della nostra vera identità?
Un segreto celato dietro alle mura di casa?
E per gli altri?
Una pietosa immagine pronunciata, bistrattata e calpestata dalla lingua tagliente di turno.
DRIIN. DRIIN.
"Pronto?Dovete sapere che Aglaja si scopa mio marito, ho 2 figli e lei è una puttana rovinafamiglie!!
1992. Mi sono trasferita da pochi mesi in provincia. Ho da poco cominciato il nuovo lavoro.
Non senza difficoltà: la provincia oltre che retrograda è pure spietata verso tutto ciò che le è estraneo .
Perchè non accoglie. Respinge. Non conosco nessuno al lavoro. E non conosco 'NESSUNO' al di fuori . Le amiche che frequento sono tutte di Bologna, e sono sempre le stesse. Poche ma buone. L'unica persona con cui stringo un rapporto di amicizia è un collega, debole e triste, che soffre per la solitudine e le disgrazie che sono cadute sulla sua famiglia. Come una chioccia io lo accolgo sotto la mia ala protettrice. Lo invito a uscire con la mia compagnia in città, cosicchè lui possa conoscere persone nuove. Lui si innamora di S. non corrisposto. Poi si innamora di L. non corrisposto. E infine, in ultimis si innamora di me, ovviamente, non corrisposto. Ma , fortuna delle fortune, in concomitanza si innamora di lui una ragazza molto carina che lavora nel nostro stesso posto di lavoro. Lui ci si fidanza. Ma (sfortuna!) continua a pensare a me. E ovviamente la sua nuova fidanzata comincia a odiarmi. Passa poco tempo e in azienda cominciano ad arrivare numerose telefonate anonime di una 'misteriosa' donna alla quale io stò, pare, portando via il marito. Ovviamente questa donna non vuole parlare con me, ma SOLO con le mie colleghe o con i capi per raccontare quanto io sia zoccola. Dulcis in fundo arriva personalmente il fioraio in azienda con un mazzo di fiori accompagnati da una lettera con su scritto:
" Ciao bella culona ...piaciuto lo scherzo? E questo è niente..il resto lo vedraii!!!".
Frase molto inverosimile e idiota per chi vuole far credere in un reale adulterio. Ma la gente vede i fatti, giudica i fatti. Non si mette a fare l'analisi logica di una frase che stona con il contesto generale.E io ero poco piu di una bambina . Ci tenevo davvero tanto alla mia reputazione. Ricordo solo che io piansi e piansi davvero tanto.......
Che cazzo di reputazione mi stavo facendo in un posto di lavoro nuovo dove nessuno mi conosceva ?!?!?!?!??!??
Ruppi i rapporti col mio amico/collega (anche se sono fermamente convinta che lui personalmente non centri proprio nulla nella storia ) . Probabilmente mi creai la fama di zoccola. Seppi poi dalla mia capa che era anche stata trovata una lettera , messa a mano, dentro alla mia azienda, lettera in cui le si chiedeva 'di licenziarmi perchè ero una poco di buono". Ah..bene, stupendo.....
Fortunatamente poi il tempo cancella le cose e i ricordi. Lavori, ed è il tuo operato che parla di te.O chissà che altro.
Ma non dimentichiamo un particolare. Che io non sono solo una macchina da lavoro.
Sono prima di tutto un essere umano.
Mi chiedo se qualcuno sappia cosa sia la mia anima , il mio essere, il mio cuore.
Che ne è della nostra vera identità?
Un segreto celato dietro alle mura di casa?
E per gli altri?
Una pietosa immagine pronunciata, bistrattata e calpestata dalla lingua tagliente di turno.
lunedì, dicembre 09, 2002
Hollywood Ending
Finale hollywoodiano o Fine di hollywood??
Beh effettivamente il quesito si pone guardando l'ultimo film di Woody Allen. Film che è a tratti letteralmente E-S-I-L-A-R-A-N-T-E. La vicenda di un regista che diventa temporaneamente cieco e prosegue con una discreta nonchalance e all'insaputa di tutti a girare il suo film . Ieri sera ero letteralmente stesa dalle risate sulla poltrona e come me altri spettatori. Altri invece parevano inghiottiti da un silenzio di tomba, perennemente girati nell'oscurità e impegnati in un susseguirsi continuo di : 'SHHHHHHHH !silenzio! shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!' . La coppia di sessantenni seduta al mio fianco ha addirittura cambiato posto ,infastidita , evidentemente, dalle mie rumorose risate... Mi spiace..ma io proprio non sono capace di restare seria davanti ad Allen. E poi cazzo vuole la gente da me...avevo bisogno di sorridere e ho riso.
Chi si vuole deprimere può sempre restare a casa a vedere la MariaDeFilippi che ogni domenica sera regala lacrime e depressioni in abbondanza con il suo fantastico show...
Ma per favore, almeno al cinema, lasciatemi ancora la libertà di divertirmi.
domenica, dicembre 08, 2002
Tutto il giorno in casa a smaltire gli ultimi residui influenzali.
E a fare quelle cose che non si ha mai tempo di fare.
Archiviare, riordinare, catalogare.....
2 ore su una scatola di latta piena di vecchie foto dimenticate.
Per ritrovare questa.
Ho preso il microfono.
E ho cominciato a cantare.
All by myself.
When i was young..i never needed anyone
And makin'love was just for fun..Those days are gone...
Livin'alone..i think of all the friends i've known
But when i dial the telephone..nobody's home..
All by myself...don't wanna be..all by myself anymore..
................................................................
Da sola.
Con gli occhi lucidi.
E a fare quelle cose che non si ha mai tempo di fare.
Archiviare, riordinare, catalogare.....
2 ore su una scatola di latta piena di vecchie foto dimenticate.
Per ritrovare questa.
Ho preso il microfono.
E ho cominciato a cantare.
All by myself.
When i was young..i never needed anyone
And makin'love was just for fun..Those days are gone...
Livin'alone..i think of all the friends i've known
But when i dial the telephone..nobody's home..
All by myself...don't wanna be..all by myself anymore..
................................................................
Da sola.
Con gli occhi lucidi.
venerdì, dicembre 06, 2002
Mezz’ora fa mi sono svegliata. Con la panza in stato di fermentazione cronica.
E il mio pensiero astioso correva a Charlie, il mio dottore. E’ un professionista d'eccezione ma è anche uno dei più grandi marpioni che io abbia mai conosciuto. 10 anni fa quando venne per la prima volta a casa mia per un’influenza… era eccessivamente e ossessivamente interessato alle cose che facevo, ai miei hobby… agli album di foto dei miei viaggi…e 1 ora dopo essersene andato addirittura mi telefonò per chiedermi se aveva dimenticato a casa mia la sua sciarpa. Alla mia risposta negativa sospirò un “Peccato…sarei tornato volentieri a vedere le tue foto….e a fare due chiacchiere con te…..”
Ma i tempi sono cambiati. Lui non ha più 35 anni e io non ne ho piu 23. L'era dei marpionamenti tattici è terminata.
Questo è ciò che resta di quei tempi:
C: "Puoi scostare il reggiseno che ti sento i bronchi?"
Io: “Ehi Charlie…ti ho detto che ho mal di pancia NON di gola..”
C: “Ah..scusa, ma se vuoi controlliamo lo stesso”…
Così gli anni che passano riducono gli uomini. Distratti. Poco poetici. Molto pratici.
Per questo ora mi viene in mente Charlie. Mi chiedo che cazzo di supposte mi avrà mai prescritto …Invece che stare meglio ...mi pare d’avere un incontro di kickboxing nella panza da due ore a questa parte!
Vorrei coricarmi supina sul mio letto... Ma senza ombra di dubbio ho più probabilità di dormire qualche ora se mi siedo direttamente sul water e ci rimango.
E il mio pensiero astioso correva a Charlie, il mio dottore. E’ un professionista d'eccezione ma è anche uno dei più grandi marpioni che io abbia mai conosciuto. 10 anni fa quando venne per la prima volta a casa mia per un’influenza… era eccessivamente e ossessivamente interessato alle cose che facevo, ai miei hobby… agli album di foto dei miei viaggi…e 1 ora dopo essersene andato addirittura mi telefonò per chiedermi se aveva dimenticato a casa mia la sua sciarpa. Alla mia risposta negativa sospirò un “Peccato…sarei tornato volentieri a vedere le tue foto….e a fare due chiacchiere con te…..”
Ma i tempi sono cambiati. Lui non ha più 35 anni e io non ne ho piu 23. L'era dei marpionamenti tattici è terminata.
Questo è ciò che resta di quei tempi:
C: "Puoi scostare il reggiseno che ti sento i bronchi?"
Io: “Ehi Charlie…ti ho detto che ho mal di pancia NON di gola..”
C: “Ah..scusa, ma se vuoi controlliamo lo stesso”…
Così gli anni che passano riducono gli uomini. Distratti. Poco poetici. Molto pratici.
Per questo ora mi viene in mente Charlie. Mi chiedo che cazzo di supposte mi avrà mai prescritto …Invece che stare meglio ...mi pare d’avere un incontro di kickboxing nella panza da due ore a questa parte!
Vorrei coricarmi supina sul mio letto... Ma senza ombra di dubbio ho più probabilità di dormire qualche ora se mi siedo direttamente sul water e ci rimango.
mercoledì, dicembre 04, 2002
Oggi ho bisogno d'amore. Non capita spesso. So' volermi bene da sola.
Ma oggi avevo bisogno di essere abbracciata.
Solo che non c'era nessuno in casa. Nemmeno mamma. E allora mi veniva da piangere. Dormivo e piangevo.
Sarà la febbre . Nemmeno i 3 efferalgan C che mi ha prescritto il dottore fanno effetto.
Mi pare di avere le ossa di un vecchio di 80 anni. Ma è soprattutto la testa che sento scoppiare. Se cammino inizia a tampinarmi e mi sembra di impazzire. E allora metto la testa sotto il cuscino, mi pigio i palmi delle mani sulle tempie e piango.
Lo so che non frega un cazzo a nessuno della mia stupida banale influenza.
Ma oggi mi sentivo sola. E avrei aperto la porta a chiunque. Una persona qualunque sarebbe bastata.... Avevo solo bisogno di qualcuno che mi abbracciasse in silenzio.
E invece ero sola coi miei torbidi pensieri e il termometro incandescente.
Ma oggi avevo bisogno di essere abbracciata.
Solo che non c'era nessuno in casa. Nemmeno mamma. E allora mi veniva da piangere. Dormivo e piangevo.
Sarà la febbre . Nemmeno i 3 efferalgan C che mi ha prescritto il dottore fanno effetto.
Mi pare di avere le ossa di un vecchio di 80 anni. Ma è soprattutto la testa che sento scoppiare. Se cammino inizia a tampinarmi e mi sembra di impazzire. E allora metto la testa sotto il cuscino, mi pigio i palmi delle mani sulle tempie e piango.
Lo so che non frega un cazzo a nessuno della mia stupida banale influenza.
Ma oggi mi sentivo sola. E avrei aperto la porta a chiunque. Una persona qualunque sarebbe bastata.... Avevo solo bisogno di qualcuno che mi abbracciasse in silenzio.
E invece ero sola coi miei torbidi pensieri e il termometro incandescente.
lunedì, dicembre 02, 2002
BarbierA domenicale
Alex è uno dei rari uomini che , invece di doversi porre il problema della caduta dei capelli, si pone ogni giorno quello di come tenere a bada l'irrefrenabile e indomabile crescita degli stessi, che si sviluppano verticalmente infrangendo ogni legge di gravità. Insomma, potrebbero arrivare a 10 cm e continuerebbero imperterriti il loro viaggio verso il cielo. Per questo motivo, in passato, si poneva il problema di andare dal barbiere ogni 20 giorni e, per lo stesso motivo, Alex rappresentava piu di tutti UNA TASSA FISSA FAMILIARE da inserire nel bilancio annuale alla stessa stregua dell’ici . Fu così che ,quando ci imbattemmo in un'offerta speciale , comprammo per la modica cifra di 27.000lire un rasoio elettrico. Tanto...ormai mi ero fatta una sufficiente gavetta radendo tutte le estati Camilla, una delle mie cagnolone, ed ero dunque pronta a fare il salto di qualità.
E così è stato. Dopo tutto.. non è difficile tagliare i capelli di Alex. È come potare una siepe di sempreverde. Avete presente il bosso, quella siepe a foglia piccola a cui danno le forme dei cigni o geometriche etc..Ecco, la testa di Alex è così. Se ne sta immobile protesa verso il cielo mentre io taglio e le dò la forma che piu mi piace.
E’ un lavoro semplice, divertente, ma...soprattutto fino a poco tempo fa ... mi è sempre andata grassa. A eccezione della penultima volta.
Non so cosa sia successo …. accidenti....insomma...mi è scappato il rasoio…e all'improvviso si è materializzato davanti ai miei occhi un cratere mostruoso sul davanti della sua testa..Sopra la fronte i suoi capelli erano diventati come per magia lunghi mezzo centimetro , mentre nell'altra meta testa erano i consueti 2 cm.
Un orrore.... Non sapevo come dirglielo.....
Ho cercato di venderglielo come un taglio ultima moda…...(.mi secca quando sbaglio ...mi immaginavo già la lista di tutti quelli che mi avrebbero puntato il dito contro…. Insomma...il mio ego ne sarebbe uscito mortificato e frustrato…)
Ma Alex non si è incazzato. Quando si è visto allo specchio ha semplicemente mormorato...:
"Toh non pensavo di avere una calvizie precoce".
Povero...cosa gli avevo combinato...Sembrava pelato davvero..
Abbiamo convenuto in extremis che l'unica soluzione era radere al suolo ogni cosa. Ho posizionato la lama a 5 mm e ho fatto tabula rasa. Cavolo.
I suoi colleghi hanno riso 2 giorni. Il suo capo ancora ride. Sua madre semplicemente mi odia..
Mi hanno tutti fatta sentire piccola e insicura....così per riconquistare fiducia in me stessa ...ho provato a proporre il taglio a mio padre ...ma lui mi ha guardato indignato e se ne è andato bestemmiando.... Ma la prova piu grande d'amore me l'ha data Alex. Che ieri MI HA CHIESTO DI TAGLIARGLIELI DI NUOVO!!! Non ci credevo.
Mia mamma era letteralmente SCANDALIZZATA...gli ronzava attorno inquieta cercando di dissuaderlo ...offrendogli persino del CONTANTE !!!
Ma mamma non sa……. che lui in verità ... si diverte un sacco a farsi fare questi trattamenti.
Perchè in queste occasioni ...io gli giro attorno per mezz'ora.... mentre lui se ne sta beatamente seduto e…. non so come ... ma va sempre a finire che si ritrova la faccia in mezzo alle mie tette . E si diverte come un bambino...
Ride, ride....e mi dice che se facessi la barbiera farei i soldi.
Alex è uno dei rari uomini che , invece di doversi porre il problema della caduta dei capelli, si pone ogni giorno quello di come tenere a bada l'irrefrenabile e indomabile crescita degli stessi, che si sviluppano verticalmente infrangendo ogni legge di gravità. Insomma, potrebbero arrivare a 10 cm e continuerebbero imperterriti il loro viaggio verso il cielo. Per questo motivo, in passato, si poneva il problema di andare dal barbiere ogni 20 giorni e, per lo stesso motivo, Alex rappresentava piu di tutti UNA TASSA FISSA FAMILIARE da inserire nel bilancio annuale alla stessa stregua dell’ici . Fu così che ,quando ci imbattemmo in un'offerta speciale , comprammo per la modica cifra di 27.000lire un rasoio elettrico. Tanto...ormai mi ero fatta una sufficiente gavetta radendo tutte le estati Camilla, una delle mie cagnolone, ed ero dunque pronta a fare il salto di qualità.
E così è stato. Dopo tutto.. non è difficile tagliare i capelli di Alex. È come potare una siepe di sempreverde. Avete presente il bosso, quella siepe a foglia piccola a cui danno le forme dei cigni o geometriche etc..Ecco, la testa di Alex è così. Se ne sta immobile protesa verso il cielo mentre io taglio e le dò la forma che piu mi piace.
E’ un lavoro semplice, divertente, ma...soprattutto fino a poco tempo fa ... mi è sempre andata grassa. A eccezione della penultima volta.
Non so cosa sia successo …. accidenti....insomma...mi è scappato il rasoio…e all'improvviso si è materializzato davanti ai miei occhi un cratere mostruoso sul davanti della sua testa..Sopra la fronte i suoi capelli erano diventati come per magia lunghi mezzo centimetro , mentre nell'altra meta testa erano i consueti 2 cm.
Un orrore.... Non sapevo come dirglielo.....
Ho cercato di venderglielo come un taglio ultima moda…...(.mi secca quando sbaglio ...mi immaginavo già la lista di tutti quelli che mi avrebbero puntato il dito contro…. Insomma...il mio ego ne sarebbe uscito mortificato e frustrato…)
Ma Alex non si è incazzato. Quando si è visto allo specchio ha semplicemente mormorato...:
"Toh non pensavo di avere una calvizie precoce".
Povero...cosa gli avevo combinato...Sembrava pelato davvero..
Abbiamo convenuto in extremis che l'unica soluzione era radere al suolo ogni cosa. Ho posizionato la lama a 5 mm e ho fatto tabula rasa. Cavolo.
I suoi colleghi hanno riso 2 giorni. Il suo capo ancora ride. Sua madre semplicemente mi odia..
Mi hanno tutti fatta sentire piccola e insicura....così per riconquistare fiducia in me stessa ...ho provato a proporre il taglio a mio padre ...ma lui mi ha guardato indignato e se ne è andato bestemmiando.... Ma la prova piu grande d'amore me l'ha data Alex. Che ieri MI HA CHIESTO DI TAGLIARGLIELI DI NUOVO!!! Non ci credevo.
Mia mamma era letteralmente SCANDALIZZATA...gli ronzava attorno inquieta cercando di dissuaderlo ...offrendogli persino del CONTANTE !!!
Ma mamma non sa……. che lui in verità ... si diverte un sacco a farsi fare questi trattamenti.
Perchè in queste occasioni ...io gli giro attorno per mezz'ora.... mentre lui se ne sta beatamente seduto e…. non so come ... ma va sempre a finire che si ritrova la faccia in mezzo alle mie tette . E si diverte come un bambino...
Ride, ride....e mi dice che se facessi la barbiera farei i soldi.
domenica, dicembre 01, 2002
PROFONDO MARE
Il mare.
Chi non ha mai guardato trasognato il mare e non si è lasciato trasportare dalle onde nel suo grembo….
Chi non ha socchiuso gli occhi e si è fermato ad ascoltarlo.
Chi non lo ha mai temuto.
Il mare .
Gigante d'acqua incantato , giaciglio di poesia , culla di emozione, onda di dolore.
Mare di poesia. Cantato, osannato in secoli di storia.
Mare negli occhi. Occhi innamorati che lo osservano trasognati da una riva .
Mare sotto i piedi. Piedi di bambini che corrono sul bagnasciuga.
Mare incantato.
Mare nei miei ricordi..... Lagune coralline thailandesi incontaminate lucenti su spiagge di farina bianca. Acque trasparenti che lasciano intravedere da una piccola barca fondali d'arcobaleno. Marea bassa e coralli allo scoperto....Stupore nei presenti per tanta meraviglia mai immaginata....Orrore nei presenti. Il barcaiolo per attraversare la barriera emersa agguanta il remo e di forza lo fa schiantare ripetutamente davanti a sé sui coralli per aprire un varco alla propria barca e riuscire a ormeggiare...
Mare avvelenato. Veleni e Antibiotici a dispersione per l’allevamento intensivo di pesce.
Mare di sfruttatori e sfruttati. Zattere alla deriva, urla strazianti di esseri umani che fuggono da altri esseri umani per farsi inghiottire dal mare.
INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.
Sabbia a perdita d’occhio, tra le ultime colline e il mare - il mare - nell’aria fredda di un pomeriggio quasi passato, e benedetto dal vento che sempre soffia da nord. La spiaggia. E il mare. Potrebbe essere la perfezione – immagine per occhi divini. Mondo che accade e basta, il muto esistere di acqua e terra, opera finita ed esatta, verità –verità- ma ancora una volta è il salvifico granello dell’uomo che inceppa il meccanismo di quel paradiso, un’inezia che basta da sola a sospendere tutto il grande apparato di inesorabile verità, una cosa da nulla, ma piantata nella sabbia, impercettibile strappo nella superficie di quella santa icona, minuscola eccezione posatasi sulla perfezione della spiaggia sterminata… (Incipit di Oceano Mare di A.Baricco) |
Il mare.
Chi non ha mai guardato trasognato il mare e non si è lasciato trasportare dalle onde nel suo grembo….
Chi non ha socchiuso gli occhi e si è fermato ad ascoltarlo.
Chi non lo ha mai temuto.
Il mare .
Gigante d'acqua incantato , giaciglio di poesia , culla di emozione, onda di dolore.
Mare di poesia. Cantato, osannato in secoli di storia.
Mare negli occhi. Occhi innamorati che lo osservano trasognati da una riva .
Mare sotto i piedi. Piedi di bambini che corrono sul bagnasciuga.
Mare incantato.
Mare nei miei ricordi..... Lagune coralline thailandesi incontaminate lucenti su spiagge di farina bianca. Acque trasparenti che lasciano intravedere da una piccola barca fondali d'arcobaleno. Marea bassa e coralli allo scoperto....Stupore nei presenti per tanta meraviglia mai immaginata....Orrore nei presenti. Il barcaiolo per attraversare la barriera emersa agguanta il remo e di forza lo fa schiantare ripetutamente davanti a sé sui coralli per aprire un varco alla propria barca e riuscire a ormeggiare...
Mare avvelenato. Veleni e Antibiotici a dispersione per l’allevamento intensivo di pesce.
Mare di sfruttatori e sfruttati. Zattere alla deriva, urla strazianti di esseri umani che fuggono da altri esseri umani per farsi inghiottire dal mare.
Mare morente. Che ci restituisce goffi uccelli inzuppati di nero , storpi pagliacci senza più un'identità, in bilico tra una lacrima e il desiderio suicida di farla finita.
Mare, cimitero di vite. Leoni marini, tartarughe, foche, delfini.. cadaveri a migliaia sulle coste del Rio
Grande du sol .
Mare blu...ricordo in una cartolina...
.......Non mi sbagliavo, là sulla riva, in quegli inferni, a pensare che qui era la verità. Ci ho messo anni a scendere fino in fondo al ventre del mare: ma quel che cercavo l’ho trovato. Le cose vere. Perfino quella, di tutte, piu insopportabilmente e atrocemente vera. E’ uno specchio , questo mare. Qui, nel suo ventre, ho visto me stesso. Ho visto davvero. Io non so. Se avessi una vita davanti a me-io che sto per morire-la passerei a raccontare questa storia, senza smettere mai, mille volte, per capire cosa vuol dire che la verità si concede solo all’orrore, e che per raggiungerla abbiamo dovuto passare da questo inferno, per vederla abbiamo dovuto distruggerci l’un l’altro, per averla abbiamo dovuto diventare belve feroci, per stanarla abbiamo dovuto spezzarci di dolore. E per essere veri abbiamo dovuto morire. Perché? Perché le cose diventano vere solo nella morsa della disperazione?Chi ha rigirato il mondo in questo modo , che la verita deve stare nel lato oscuro, e l’inconfessabile palude di un’umanità reietta è l’unica schifosa terra in cui cresce ciò che, solo, non è menzogna? E alla fine: che verita è mai questa, che puzza di cadavere, e cresce nel sangue, si nutre di dolore, e vive dove l’uomo si umilia, e trionfa dove l’uomo marcisce? E’ la verità di chi? E’ una verità per noi? Là sulla riva, in quegli inverni, io immaginavo una verità che era quiete, era grembo, era sollievo, e clemenza e dolcezza. Era una verità fatta per noi. .. Ma qui nel ventre del mare ho visto la verita fare il suo nido, meticolosa e perfetta: e quel che ho visto è un uccello rapace, magnifico in volo e feroce. (...) …Anche se ritrovassimo mai una qualche terra, noi non saremo mai piu salvi. E quel che abbiamo visto rimarrà nei nostri occhi, quel che abbiamo fatto rimarrà nelle nostre mani, quel che abbiamo sentito rimarrà nella nostra anima. E per sempre, noi che abbiamo conosciuto le cose vere, per sempre, noi figli dell’orrore, per sempre, noi reduci dal ventre del mare, per sempre, noi saggi e sapienti, per sempre – saremo inconsolabili. Inconsolabili. Inconsolabili. (da 'Il ventre del mare'- Oceano Mare di A.Baricco) |
..Mare, cimitero dell' anima.
 
INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.
INCONSOLABILI.